L’incontro con il maestro Ikeda fu cruciale. Le sue parole recavano sollievo al mio cuore ferito: avevo di fronte una persona che credeva in me incondizionatamente Ho iniziato a praticare a diciannove anni, in un periodo di grande fragilità. Mi ero da poco trasferita a Milano e soffrivo di un disturbo alimentare mai risolto. Non mi sentivo a mio agio con me stessa e avrei volentieri scambiato la mia vita con quella di qualcun altro. Studiavo violino a livello professionale ma ero bloccata da violenti attacchi d’ansia ogni volta che mi affacciavo a un pubblico, tanto che i professori dicevano che non sarei mai riuscita a diplomarmi. Infine, tendevo a costruire una dopo l’altra relazioni di amore e amicizia fortemente dipendenti nelle quali affidavo completamente agli altri la responsabilità della mia felicità. Recitai fin da subito moltissimo Daimoku, mentre consumavo letteralmente le pagine de La nuova rivoluzione umana. L’incontro con…
Il mio posto nel mondo, accanto a sensei
Chiara De Paoli, Milano
L’incontro con il maestro Ikeda fu cruciale. Le sue parole recavano sollievo al mio cuore ferito: avevo di fronte una persona che credeva in me incondizionatamente
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