Ho ventisei anni. Nonostante gli alti e bassi della vita, come il dover smettere di danzare a causa di diverse fratture, il mio carattere era stato sempre allegro e ottimista, fino a quando la fine di un amore mi annullò totalmente. Piombai nel pessimismo e nella negatività. Quando poi un serio problema di salute – fegato, milza e reni danneggiati per delle cure sbagliate in ospedale – mise in pericolo la mia vita, riuscii a vincere la paura grazie a una frase che mi aveva detto un medico: «Solo tu ti puoi aiutare!». Sentivo che ce l’avrei fatta perché volevo continuare a vivere a ogni costo. Rifiutai anche la visita di un prete che mi parlava di rassegnazione e della necessità di confessare i miei peccati, dicendogli che non mi riconoscevo nella sua fede. Due anni più tardi, durante l’ultima visita medica, il dottore fu felicissimo di confermarmi che il…
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