LIVIA: Allora Beppe, com’è andato questo tuo primo incontro con i buddisti? BEPPE: Mah… non saprei che dire… mi è sembrato interessante… MATTEO: Ah sì? Dài, raccontaci! BEPPE: Appena sono arrivato, mi sono sentito un po’ a disagio, erano tutti seduti a pregare davanti a una specie di pergamena. Marta, sai come si chiama? MARTA: Si chiama Gohonzon. Personalmente lo trovo bellissimo. È l’oggetto di culto iscritto da Nichiren Daishonin. Da quello che ho capito rappresenta le condizioni vitali di ogni persona. Al centro c’è la più auspicabile, la Buddità. BEPPE: Superato l’impatto iniziale, la riunione è stata molto bella, si respirava un’atmosfera di armonia e serenità. Sono stati tutti carini con me, che li ho letteralmente tempestati di domande. La cosa che più mi incuriosiva, comunque, era proprio questa pergamena. SIMONA: Ci credo… è una cosa così strana pregare davanti a un foglio di carta… io ero convinta che…
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