Un evento festoso in presenza di un pubblico attento e partecipe ha avuto luogo ieri sera negli ampi spazi aperti della Città dell'altra economia, a Testaccio, promosso dalla Comunità di Sant'Egidio e dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, a suggellare un'antica e ormai consolidata amicizia. Una serata dedicata a testimonianze, musica e riflessioni sui diritti umani, in particolare il diritto alla salute di tutte e tutti.
Al centro dell'evento il progetto Dream, avviato nel 2002 e recentemente finanziato con i fondi 8x1000 dell'IBISG. I rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio, Stefano Orlando e Gianna Iasilli, hanno ripercorso la storia e la nascita del progetto delineando la situazione drammatica di disparità che si presentava vent'anni fa in Mozambico nella cura dell'AIDS quando, solo per fare un esempio, il 40% dei bambini nasceva con il virus contratto dalla madre, mentre da noi questo problema veniva praticamente eliminato dalle cure antivirali somministrate durante la gravidanza.
E così è nata la decisione di fare qualcosa, di portare anche là cure, medici e medicine per offrire alla popolazione locale la possibilità di guarire, perché l'accesso alla salute è un diritto umano fondamentale e non ammette discriminazioni.
Sono state riportate testimonianze commoventi di donne bambini e comunità intere che grazie a questa iniziativa coraggiosa si sono riappropriate della propria vita, della speranza e del futuro, storie di madri che hanno visto aprirsi le possibilità inaspettata di salvare i propri figli e anche se stesse, e anche di bambini curati che, crescendo, hanno scelto di diventare a loro volta medici e operatori del progetto Dream.
Un progetto, è stato sottolineato, che ha quindi un valore anche educativo e di empowerment della popolazione locale, perché forma personale socio-sanitario, competenze e posti di lavoro.
In rappresentanza dell'IBISG sono intervenuti Chiara de Paoli e Valerio Baci che hanno presentato le aree di intervento che si intersecano tra loro - ambiente, educazione, diritti umani, cultura - e le ragioni delle scelte dell'Istituto nel sostenere lo sviluppo e il finanziamento di questo e altri progetti attraverso i fondi 8x1000, sulla base dei princìpi di rispetto della dignità della vita, di empowerment individuale e di interdipendenza che caratterizzano la visione buddista della vita.
«Siamo orgogliosi di poter sostenere - attraverso i fondi dell’8x1000 - un progetto così importante nell’area dei diritti umani, che ha l’obiettivo di sostenere tantissime persone svantaggiate che vivono in uno dei paesi più poveri al mondo, creando delle condizioni assolutamente necessarie per il sostegno della salute e della vita stessa» ha sottolineato Valerio Baci.
«Siamo sempre in relazione e ciò che facciamo per gli altri arricchisce anche noi stessi, ha affermato Chiara de Paoli. Riconoscere queste interconnessioni e valorizzarle è indispensabile, così come la consapevolezza che non possiamo calpestare l'altrui felicità senza calpestare anche la nostra. Ed è questa convinzione che muove la Soka Gakkai e che ci unisce alla Comunità di Sant'Egidio, così come a tutte le organizzazioni della società civile che si impegnano quotidianamente nella costruzione della pace».
Protagonista della serata la musica a tratti struggente a tratti prorompente di allegria dei Mish Mash che mescola le diverse tradizioni musicali del Mediterraneo e non solo, trasmettendo la gioia e la libertà creativa della contaminazione e del dialogo tra culture diverse e rintracciando le radici comuni, a conferma che la diversità è un valore prezioso quando è messa a servizio di obiettivi importanti come quello di unire le forze per migliorare la nostra società.
© Le foto sono state scattate da Arnaldo Albertoni