Tradizionalmente, in agosto il Centro culturale di Firenze accoglie giovani che svolgono un’attività di protezione. In questa intervista Il Nuovo Rinascimento ha cercato di scoprire qual è la motivazione che spinge a fare questa esperienza Non siete i primi giovani che vengono al Centro culturale di Firenze a “faticare” durante le vacanze. Tanti, come voi, hanno dedicato il loro tempo a questa attività di protezione. Cosa vi ha spinto a partecipare? Regina: Proprio ieri parlavamo della gioia e dei diversi tipi di gioia. Nell’attività spesso c’è una gioia che va a riempire dei vuoti che io, ad esempio, sento nei polmoni. Una volta colmavo il mio senso di vuoto fumando, mangiando, vivendo relazioni disastrose e facendo poi di tutto per non pensarci. Federico: Ho questa domanda per la testa fin da quando sono arrivato. Il caldo è allucinante, la sveglia alle cinque, insomma sono andato un po’ in crisi. Ho…
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