Secondo la teoria buddista, il nostro carattere, il nostro umore, la nostra tendenza vitale e in ultima sostanza la vita stessa, sia a livello personale che sociale, sono un’alternanza continua di dieci “mondi” o “condizioni vitali”: Inferno, Avidità, Animalità, Collera, Umanità, Estasi, Studio, Parziale Illuminazione, Bodhisattva e Buddità. Quali sono le caratteristiche di questi mondi? Come funzionano nella nostra vita? A cosa serve concretamente conoscerli? Secondo il Buddismo, le condizioni vitali di Inferno, Avidità, Animalità e Collera sono mondi bassi. Questa definizione non va presa in senso dispregiativo (per il Buddismo non esiste niente che sia in sé e per sé solo negativo o solo positivo) ma come incoraggiamento a elevare la propria condizione vitale, perché «la realtà che percepiamo, sia in termini spaziali che temporali, cambia radicalmente a seconda dello stato vitale in cui ci troviamo» (Saggezza, 3, 115). Una persona afflitta da un dolore fisico che non le…
I dieci mondi possibili
Il principio dei dieci mondi e del loro mutuo possesso, così com’è espresso nel Sutra del Loto, ci dà la certezza che qualsiasi sia lo stato vitale sperimentato, esso possiede potenzialmente un aspetto illuminato
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