Ho ricevuto il Gohonzon nel 2001, e da subito ho sentito forte di voler dare il mio contributo, di voler partecipare attivamente a questa bellissima causa di&nbsp;kosen-rufu. Nel 2009 mi hanno offerto la responsabilità di gruppo, poi quella di settore, poi di referente della squadra Prometeo dell’hombu Bergamo. Tutto andava bene fino a che, nel 2010, io e mia moglie ci siamo separati. Una volta cresciuti i nostri figli, abbiamo capito che eravamo solo dei grandi amici.&nbsp; Così me ne sono andato ad abitare a Treviglio (Bergamo).&nbsp; Sono un commerciale e mi occupo di energie rinnovabili. Fino al 2012 il lavoro andava bene, poi la crisi ha messo in ginocchio anche questo settore.&nbsp; Ho iniziato a cambiare società, una dopo l’altra, tutte con grandi promesse, ma in realtà&nbsp;io mi accontentavo&nbsp;di quello che c’era senza prendere una decisione forte.&nbsp; Pochi contratti, e chi conosce il mondo delle partite IVA sa benissimo che i costi di gestione sono molto alti. I pochi soldi che avevo messo da parte iniziavano a erodersi e cominciai ad attingere al fido della banca. Arrivai alla fine del fido e la banca mi chiese di rientrare.&nbsp; Nel frattempo mi scadeva il contratto della casa. Nel giro di poco tempo mi trovai senza lavoro, senza soldi e senza casa.&nbsp; Iniziai ad accusare attacchi di panico. Mi svegliavo di notte fradicio di sudore in preda a tachicardia e paura. Ma non mollai. Tutte le mattine andavo a recitare un’ora di Daimoku a casa di un compagno di fede per sostenerlo nelle sue difficoltà economiche e fisiche, proprio io che non avevo un becco di un quattrino!&nbsp; Sono convinto che questo appuntamento quotidiano sia stato la mia salvezza. Dedicarmi agli altri invece di concentrarmi solo sui miei problemi ha iniziato a infondere speranza e fiducia nella mia vita.&nbsp; Dunque il Daimoku c’era, l’attività pure, mi ero appena preso la responsabilità dello studio del Gosho.... Cosa dovevo fare ancora?&nbsp;Molto semplice: smettere di “accontentarmi”! Non osavo pensare di poter fare qualcosa di meglio, pretendere di meglio da me stesso! Intensificai l’attività per&nbsp;kosen-rufu, anche come autista, più turni al Centro culturale... Il mio motto era: “dove c’è bisogno, io vado”. Affrontai vari colloqui di lavoro anche in settori diversi dal mio. Tutto difficile e inconcludente…&nbsp; Gli attacchi di panico continuavano, puntualmente di notte mi svegliavo, le magliette si inzuppavano... E continuavo a fare lavatrici.&nbsp; Non avendo soldi, potevo permettermi solo le mele del supermercato… e dimagrivo. Oggi peso 80 kg, ma a quei tempi arrivai a pesarne 62!&nbsp; Tuttavia continuavo a fare attività assolutamente convinto che questa era la strada giusta per poter dare una svolta alla mia vita.&nbsp; Nel 2014 accompagno una mia amica per una terapia a Chiasso (Svizzera). Mentre aspetto faccio una passeggiata in centro. Sulla strada principale mi imbatto in un’insegna di una società di cui avevo sentito parlare, che si occupa del mio stesso settore di lavoro.&nbsp; Dopo vari tentennamenti, avanti e indietro, mi sono deciso e sono entrato, e come se niente fosse ho chiesto se era possibile fare un colloquio di lavoro.&nbsp; Guarda caso in quel momento il direttore commerciale era in pausa e così ha accettato di dedicarmi qualche minuto. Il colloquio è andato molto bene, però mi viene detto che per la parte commerciale sono già a posto e che forse ci sarà un nuovo progetto più avanti. Ci lasciamo con la solita frase: “teniamoci in contatto”.&nbsp;Io periodicamente lo contatto per vedere se c’erano novità, e lui prende tempo.&nbsp;Imperterrito continuo a fare attività, senza mai avere dubbi sul potere del Gohonzon. Ormai mi ero totalmente affidato e nutrivo una grande fiducia!&nbsp; A dicembre una banca di Milano trasferisce la sua sede e dona tutti gli arredi all’Istituto: servono volontari durante la settimana per traslocare scrivanie, sedie, ecc. che andranno in seguito al Centro culturale di Roma.&nbsp; In un primo momento avevo deciso di non andare, spendere ancora 20 € di gasolio con cui potevo comprarmi da mangiare, ma poi ho capito che dovevo andare fino in fondo per pescare dentro di me il coraggio per ribaltare la mia vita.&nbsp; Dovevo solo scendere in profondità e risalire vittorioso, vincere sulla mediocrità e smettere di accontentarmi!&nbsp; Sono andato, ci trovammo lì in tanti, faceva freddo ma eravamo felici!&nbsp; Il giorno dopo&nbsp;mi chiama il direttore dell’azienda svizzera per propormi un incontro con il titolare dell’azienda. Dopo qualche giorno faccio il colloquio che va molto bene.&nbsp; Tuttavia mi viene detto che ci sono anche altri candidati. Tornato in Italia, recito tre ore di Daimoku per ringraziare a prescindere dal risultato del colloquio. Di aver avuto la possibilità di risvegliarmi invece di soccombere....&nbsp; Bene, firmare un contratto da dipendente a 53 anni non è poi così scontato! … Ma non finisce qui: firmo il contratto il 13 gennaio, e il 15 gennaio la confederazione svizzera decide di sganciarsi dall’euro e di conseguenza il mio stipendio aumenta del 20%!&nbsp;Il Gohonzon è veramente grande!&nbsp;Cosa ho capito da questa esperienza?&nbsp; 1. Prima di tutto bisogna recitare Daimoku. Senza questo contatto sincero e quotidiano con la nostra natura di Budda, non andiamo da nessuna parte. 2.&nbsp;Bisogna andare fino in fondo e non lesinare la propria vita. 3. Quando le nostre competenze, la nostra bravura non bastano più, dobbiamo affidarci davvero, totalmente al Gohonzon.&nbsp; Ormai sono nove anni che lavoro in Svizzera e abito a Como.&nbsp;Oggi ricopro la carica di direttore commerciale dell’azienda più importante del Ticino e fra le prime più rappresentative della Svizzera. Ho uno stipendio molto buono, e a gennaio di quest’anno mi hanno dato un altro aumento per meriti di impegno.&nbsp; Nella Soka Gakkai, qualche giorno fa mi è stata proposta la responsabilità di territorio. Ho accettato ripromettendomi di mantenere i legami che ci siamo impegnati tanto a costruire nell’hombu.&nbsp; Credo che le relazioni umane siano il fondamento di questa pratica. Sensei nella sua immensa vita ha creato legami con filosofi, politici, capi di stato, scienziati, intellettuali, sempre nell’intento di creare relazioni basate sull’ascolto la fiducia e il rispetto, senza prevaricazioni.&nbsp; Come responsabile di territorio continuerò a portare avanti questo progetto del mio maestro, perché questo è l’unico modo per poter realizzare&nbsp;kosen-rufu&nbsp;nel mondo.&nbsp;

Esperienze & interviste

Ho smesso di accontentarmi

Luciano Bronzini

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