Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) è stato istituito dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1966. Di cosa si occupa nello specifico il Centro UNDP di Roma?

L’UNDP è la più grande agenzia delle Nazioni Unite che lavora per lo sviluppo sostenibile, la sede centrale è a New York ma abbiamo uffici in centosettanta paesi e territori.
La presenza così forte sul territorio ci permette di lavorare a stretto contatto con i governi.
Operiamo con la consapevolezza che le sfide dello sviluppo sostenibile sono complesse e per questo vanno affrontate in modo integrato, poiché sono tutte interconnesse.
Per quanto riguarda il Centro UNDP a Roma è una parte relativamente nuova, da qui gestiamo diversi programmi, tra questi Youth4Climate (giovani per il clima) che è un programma globale e finanziato dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. Gli altri programmi del Centro si focalizzano sul finanziamento climatico ed energetico, sempre in stretta collaborazione con il Governo italiano e con l’Africa come regione prioritaria.
Come è nato il progetto “Youth4Climate” e quali sono i suoi obiettivi?
Nel 2021 il governo italiano – tramite il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica –in preparazione della Cop26 (ventiseiesima Conferenza delle parti sul cambiamento climatico), ha ospitato a Milano il “Youth4Climate Summit” (Summit di giovani per il clima) offrendo ai giovani da oltre 180 paesi l’opportunità di presentare idee e proposte concrete su alcune delle questioni più urgenti dell’agenda climatica.
Da questo incontro è emerso un documento, il Manifesto Youth4Climate, un piano per l’azione climatica.
Il governo italiano ha deciso di proseguire questo processo e ha avviato una partnership con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) per sviluppare e lanciare l’iniziativa Youth4Climate.
Dal 2023, il programma Youth4Climate, anche grazie al supporto dei fondi 8×1000 della Soka Gakkai italiana, ha già completato due cicli di una “Call for Solutions”, un invito a identificare, amplificare, supportare e far crescere le innovazioni climatiche guidate dai giovani. Questo programma interviene in uno spazio essenziale, quello di mettere i giovani innovatori in condizione di sviluppare le proprie idee in proposte concrete. È stato pertanto identificato dal Vertice G7 del 2024 come una best practice da seguire da parte dei governi del G7 per contribuire in modo tangibile a supportare il ruolo dei giovani come attori protagonisti nella lotta al cambiamento climatico. 100 giovani tra i 18 e i 29 anni e organizzazioni giovanili hanno ricevuto finanziamenti diretti fino a 30.000 dollari ciascuno per implementare i loro progetti vincitori del bando. I progetti finanziati fino ad ora si trovano in 52 paesi mentre l'iniziativa mira ad assegnare ulteriori finanziamenti attraverso la sua Call for Solutions del 2025, attualmente aperta: https://community.youth4climate.info/dashboard/call-solutions-2025.
Il nostro obiettivo è quello di rafforzare il ruolo dei giovani come attori legittimi nel processo decisionale e nell'azione sul cambiamento climatico.
Per conoscere alcuni dei progetti finanziati in questo video girato durante l’evento Youth4Climate svolto al Politecnico di Torino nell’ottobre 2024: https://www.youtube.com/watch?v=U0pqrT2O0wk&t=8s.
Quanto è importante il ruolo dei giovani nella lotta al cambiamento climatico?
I giovani hanno tante, grandi idee e sono i più colpiti dai cambiamenti climatici. Eppure sono quelli che hanno meno sostegno politico e finanziario per realizzare le loro idee. Quindi il nostro obiettivo è quello di lavorare per colmare questa lacuna e dare riconoscimento, visibilità e risorse all'azione per il clima guidata dai giovani. Il nostro compito è anche quello di lavorare con i governi in ogni paese, e spingere affinché i giovani, le donne e le comunità indigene, siano inclusi nella progettazione e nell'attuazione dei piani che hanno stabilito i governi per contrastare il cambiamento climatico.
Il contributo dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è estremamente importante e in linea con lo spirito con cui noi lavoriamo, perché abbiamo l’obiettivo condiviso di sostenere i giovani e combinare l’azione locale con il cambiamento globale. Essere in grado di presentare il proprio lavoro a una scena internazionale può avere un impatto enorme nella vita di questi giovani, e questo è anche un modo in cui combiniamo l'azione locale con la solidarietà globale.
Quali opportunità vengono offerte ai giovani selezionati per esprimere il loro potenziale?
Ci sono circa 1,5 miliardi di giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni nel mondo, quindi una grande fetta della popolazione globale.
Ma il 75% di questi giovani si trovano in paesi in via di sviluppo e subiscono ancora di più gli effetti del cambiamento climatico, come le emissioni di carbonio, l’inquinamento atmosferico e gli effetti sulla salute, sul lavoro e su ogni ambito della loro vita. I bambini e i giovani, infatti, sono i più vulnerabili. Nonostante questo, sono le persone più competenti in quest’ambito e quando i giovani partecipano a diverse conferenze internazionali, dimostrano tutte le loro competenze e conoscenze.
Oltre a finanziare completamente i progetti selezionati che propongono li supportiamo con un sistema di tutoraggio, attraverso consigli tecnici, ma anche sviluppo del business e altre esigenze che potrebbero dover affrontare. E poi offriamo loro visibilità e connessioni con altre persone, mettendoli in contatto con gli uffici nazionali di UNDP e con i partner con i quali collaboriamo. Inoltre, coinvolgiamo i giovani in tutto il processo decisionale, nella valutazione e nella selezione dei progetti per rendere la candidatura il più accessibile possibile. Forniamo anche supporto durante il processo di candidatura, in modo che possano sempre parlare con qualcuno riguardo la pianificazione del lavoro e il budget, perché a volte questa è la parte più complessa della progettazione di una proposta.
Come il progetto contribuisce alla giustizia climatica e alla costruzione di un futuro più sostenibile?
Contribuire alla giustizia climatica significa porre al centro i diritti umani in ogni decisione concernente il clima.
L’approccio per perseguire la realizzazione della giustizia climatica non riguarda solo i giovani, ma anche altri gruppi come le popolazioni indigene e le donne. La crisi climatica minaccia non solo la vita nel presente, ma anche i diritti umani delle generazioni future.
Investire sui giovani, sulle loro idee e potenzialità è già agire per la giustizia climatica, soprattutto dare loro la possibilità di poter presentare i propri progetti a prescindere dal tipo di formazione che hanno avuto o dal luogo in cui vivono. Inoltre, per contribuire alla giustizia climatica, nel processo di valutazione prendiamo in considerazione non solo l'impatto ambientale ma anche il potenziale impatto sulla comunità. Per fare un esempio concreto, uno dei progetti vincitori è nato in Bolivia, un paese in cui vi è un grande problema di sicurezza alimentare perché il cibo non è prodotto localmente e ci si affida alle consegne che provengono da altri paesi. Un gruppo di giovani ha realizzato un sistema per la coltivazione di ortaggi utilizzando l’acqua invece del terreno. Questi sistemi sono già presenti in molte scuole pubbliche della capitale e vengono utilizzati anche per realizzare dei progetti di educazione ambientale e migliorare la consapevolezza riguardo all’importanza di un’alimentazione sana e della sicurezza alimentare per i bambini e i loro familiari. Da una parte il progetto garantisce che i bambini dispongano di cibo sano e locale, dall’altra di realizzare una maggiore consapevolezza.
C’è un incoraggiamento che vorrebbe dare ai giovani che vivono una sensazione di impotenza davanti alla crisi climatica?
Penso che sia normale sentirsi sopraffatti e ansiosi quando c'è così tanta incertezza nel mondo.
La cosa importante è trovare giovani che, condividendo questa preoccupazione, possano discutere di questi problemi. Riunirli e sviluppare delle soluzioni insieme. Questo può essere un ottimo modo per evitare di essere bloccati dalle preoccupazioni: quali soluzioni ci sono, quali hanno un maggiore impatto e come poterle adattare al contesto locale?
Vorrei dire ai giovani di tirare fuori il coraggio, di non aver paura di fallire e di sviluppare un pensiero critico.
LINK AL PROGETTO: https://ottopermille.sokagakkai.it/progetto/youth4climate-call-for-solutions-2024/
