Negli anni gli obiettivi della Giornata mondiale dell'ambiente sono stati quelli di «dare un volto umano alle questioni ambientali, facendo sì che le persone diventino agenti attivi dello sviluppo equo e sostenibile; accrescere la consapevolezza che le comunità sono di importanza fondamentale per il cambiamento dell’atteggiamento riguardo le questioni ambientali; promuovere partnership che garantiscano a tutte le nazioni e popolazioni un futuro sicuro e prospero» ha dichiarato l’ONU Italia.
In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, abbiamo intervistato Stella Bianchi e Giulia Pellizzato, rispettivamente direttrice esecutiva e coordinamento e organizzazione della campagna “Cambio io, cambia il mondo”, partendo da alcune domande che accompagnano la quotidianità di molte persone.
Come sta l’ambiente, come sta oggi il mondo in cui viviamo?
STELLA Ci troviamo in una situazione molto drammatica di continuo sfruttamento delle risorse. Il giorno in cui l’uso di risorse naturali supera quello che la Terra può rigenerare in un anno arriva sempre più in anticipo. Stiamo assistendo a un aumento continuo della temperatura media globale. Il mese di aprile 2024 è stato l’aprile più caldo mai registrato e questi record purtroppo si susseguono. Dobbiamo renderci conto che questa non è la nuova normalità ma una situazione destinata a peggiorare ancora se non cambiamo rotta. Sviluppare consapevolezza di ciò, anche se crea dolore e preoccupazione, è il primo passo per prendere delle decisioni e agire per il clima.
GIULIA Lo sfruttamento delle risorse e il riscaldamento globale stanno portando gli ecosistemi, che hanno mantenuto l’equilibrio sulla Terra per millenni, a essere distrutti. Allo stesso tempo sempre più gruppi ambientalisti si stanno attivando, sempre più persone si chiedono in che modo possono agire. Quando mi guardo intorno vedo anche questo.
STELLA Il continuo utilizzo dei combustibili fossili e la deforestazione aumentano le emissioni di gas serra e quindi modificano l’atmosfera che trattiene più raggi solari e dunque causano il riscaldamento globale. Gli alberi sono i nostri alleati nella cattura dell’anidride carbonica. La via principale per invertire la rotta è passare dall’energia prodotta dai combustibili fossili a quella pulita.
GIULIA Un altro dei danni riguarda la distruzione degli ecosistemi marini. Quando parliamo di deforestazione tendiamo a pensare che riguardi solo l’abbattimento degli alberi, ma in realtà vengono distrutte anche le praterie sottomarine che pure contribuiscono a trattenere l’anidride carbonica.
Concretamente, cosa è possibile fare?
STELLA Partiamo dal trasformare la preoccupazione in determinazione ad agire. Non cedere alla tentazione di dire che il problema è più grande di noi o che è qualcosa di deciso dai grandi poteri. Le azioni che ognuno di noi può compiere sono molte: camminare invece di prendere la macchina anche per brevi tratti, ridurre il consumo di carne, unirsi in comunità energetiche, ridurre l’uso della plastica, evitare di comprare vestiti in continuazione e far sentire la propria voce, parlare della crisi climatica. La cosa che conta è compiere azioni. La speranza si muove nella concretezza. Così si esce dal circolo della distruzione e si entra nel circolo della creazione di un sistema diverso.
GIULIA È importante chiederci che cosa possiamo fare per contribuire. Spesso le persone si sentono demoralizzate quando vedono che i propri sforzi non producono un risultato. Invece è importante ricordarci a vicenda che ogni causa che poniamo, ogni azione che compiamo ha necessariamente delle conseguenze, con effetti che si accumulano e si moltiplicano.
Si sta diffondendo una forte ansia legata al futuro, la cosiddetta eco-ansia che colpisce principalmente i più giovani. Non è affatto facile immaginare un futuro e la speranza lascia spesso il posto alla rassegnazione.
STELLA Contrastiamo l’eco-ansia con la speranza quando sentiamo che una nostra azione sta contribuendo a cambiare il mondo, quando ci mettiamo in cammino sul sentiero nuovo. Diminuire i gas serra è una sfida intergenerazionale, deve avvenire velocemente, è molto urgente ed è fondamentale che persone di ogni età siano protagoniste di questa sfida. In Svizzera duemila donne anziane si sono unite in un’associazione che ha intrapreso un’azione legale nei confronti della Svizzera portandola alla Corte europea dei diritti dell’uomo e hanno vinto il ricorso dimostrando che l’ondata di calore del 2003 aveva danneggiato la loro salute. Il mancato rispetto delle politiche per il clima lede i diritti umani.
GIULIA Quando ci troviamo davanti a una crisi e le trasformazioni necessarie sono così radicali, tutti siamo coinvolti. Nel 2011 mentre studiavo all’università lessi un libro di Jared Diamond intitolato Collasso, che si interroga sul perché società ricche e potenti siano scomparse improvvisamente, individuando le cause principali, nel degrado ambientale e in scelte di vita non sostenibili.
Dopo aver letto il libro il mio chiodo fisso diventò capire che cosa potessi fare. All’interno della mostra L’Eredità della vita sono molte le storie di persone che hanno trasformato circostanze stringenti in azioni concrete: quanta gioia emerge quando si agisce sulla base del desiderio di contribuire!
Come ultima domanda vorremmo chiedervi se c’è qualcosa che vi piacerebbe vedere realizzato, un sogno, un’immagine di un mondo futuro.
GIULIA Sarebbe bellissimo se ogni persona si prendesse il tempo per riflettere su ciò che vorrebbe vedere realizzato. Potremmo guardarci attorno e chiederci “come posso cambiare la mia quotidianità in modo da essere maggiormente sostenibile, vivendo una vita più armoniosa, più ricca e poetica?”
STELLA Vorrei che tutte le persone fossero consapevoli della gravità della situazione e decidessero di diventare agenti del cambiamento, protagonisti delle azioni per il clima. E che ognuno possa sentire profondamente la propria connessione con la natura, con l’universo.
Concludiamo con un piccolo esercizio che possiamo fare per trovare speranza e una nuova determinazione:
Chiudiamo gli occhi, facciamo un respiro profondo e sforziamoci di immaginare il futuro che vorremmo realizzare per noi stessi e il pianeta. Adesso possiamo annotare le azioni che da ora in poi ci impegniamo a compiere come protagonisti del mondo che realizzeremo insieme.
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