ROMA INAUGURA "REFUGE CO-HOUNSING LGBT+" IN UN BENE CONFISCATO ALLA MAFIA
Nella Giornata mondiale contro l’Omobitransfobia – 17 maggio – si inaugura, nel centro storico di Roma, la Refuge Co-housing LGBT+, la prima struttura di co-housing destinata ai giovani LGBT+ vittime di violenza e discriminazioni e/o migranti. L’inaugurazione avverrà alla presenza della presidente del Municipio I di Roma, Lorenza Bonaccorsi e della Assessora Claudia Santoloce, che consegneranno le chiavi dell’edificio alla responsabile del progetto, Marina Marini.
La struttura inaugurata prenderà il nome di Casefamiglia Refuge LGBT+ di Gay Center, ed è un bene confiscato alla mafia.
Il servizio di CoHousing potrà essere realizzato grazie ai fondi dell’8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. La struttura inoltre si aggiunge alle già presenti Casa Famiglia Refuge LGBT e Refuge T*, gestite dal Gay Center.
Ogni anno in Italia il 53% dei giovani LGBT+ subisce discriminazioni e violenza in famiglia ed oltre 400 giovani LGBT+ hanno bisogno di un luogo protetto dove stare. Grazie a questo progetto daremo una possibilità a molti di loro.
L’Italia si trova al 36° posto su 48 paesi Europei monitorati, confermati dai dati ricavati dai 21.000 contatti ricevuti nell’ultimo anno su tutto il territorio Nazionale dal servizio Gay Help Line (800 713 713 numero verde contro l’omobitransfobia) e dalla chat Speakly.org (www.gaycenter.it/report-2024/).
Per conoscere il progetto finanziato grazie ai fondi 8x1000 della Soka Gakkai italiana: