«Non sono necessariamente i grandi leader o le celebrità che cambiano il mondo.
La capacità di creare un cambiamento esiste dentro ognuno di noi. [...] Anche noi abbiamo il potere di trasformare in direzione positiva i tempi e il mondo. Il più grande potere che esiste è quello della gente comune. Quindi facciamo del nostro meglio» (Daisaku Ikeda, Corriamo insieme verso kosen-rufu, Esperia, pag. 164)
Quando ero una studentessa universitaria, mi sono imbattuta in queste parole del nostro maestro Daisaku Ikeda, che hanno subito dato voce alla necessità, che già nutrivo dentro di me, di creare valore a livello sociale partendo dal luogo in cui mi trovavo: il quartiere dove abito. Un giorno, proprio in quel periodo, mi chiamò una mia amica per incontrarci insieme ad altri amici di infanzia che abitano nella nostra zona, dicendomi: «Sarebbe bello fondare un’associazione giovanile con lo scopo di valorizzare e rivalutare il nostro territorio!».
Ascoltando queste parole mi sono sentita incredibilmente a ritmo, perché ha dato forma a quel desiderio che si stava costruendo sempre più forte dentro di me.
Era il 2018 e da quell’incontro tra amici, prese vita l’associazione di promozione sociale “Fuori dal GRA” impegnata nei quartieri di Labaro e Prima Porta, nella periferia a nord della capitale.
Roma è circondata da un’autostrada chiamata Grande Raccordo Anulare, la cui sigla per semplificare è GRA; tutto ciò che esiste al di fuori del confine sancito dal “GRA” è considerato periferia e proprio per questo la sfida di “Fuori dal GRA” è stata da subito quella di rendere la marginalità della nostra periferia solo geografica, promuovendo la cultura come strumento di emancipazione sociale.
Così, muniti di entusiasmo e tanto coraggio abbiamo iniziato a confrontarci fino a diventare nel 2020 un’associazione registrata senza scopo di lucro. In questi anni ci siamo dedicati a svariate attività: da eventi musicali con protagonisti artisti emergenti del territorio, a cineforum e rassegne di cortometraggi d’autore di giovani registi e registe. Grazie all’aiuto di esperti abbiamo realizzato diversi eventi di approfondimento su tematiche sociali e di attualità, abbiamo organizzato dibattiti pubblici per il miglioramento della vivibilità della zona e collaborando con la Croce Rossa siamo riusciti a creare un punto di raccolta di beni alimentari per la guerra in Ucraina.
Abbiamo organizzato attività per riscoprire la storia e le bellezze del nostro territorio, e così facendo abbiamo iniziato anche noi ad amarlo di più e a capire di cosa le persone avevano più bisogno, realizzando attività per bambini sulla biodiversità, prendendoci cura degli spazi comuni, attivandoci per la riapertura di spazi pubblici abbandonati e molto altro. Questo impegno ci ha portato ad essere stati tra i vincitori del finanziamento del Progetto di solidarietà dell’Unione Europea nell’ambito del programma European Solidarity Corps 2021 con il Progetto “Periferie al centro”.
Questo nome ci ha fatto sorridere perché rappresenta perfettamente il nostro desiderio di dare valore alla nostra di periferia che ha molte potenzialità, ma che senza occasioni culturali e di aggregazione, può portare in alcuni casi ad una marginalità oltre che geografica anche sociale. Continueremo dunque a creare opportunità e occasioni per scoprire le innumerevoli possibilità che la cultura può offrire per il cambiamento del proprio destino.
La nostra più grande prova concreta è essere diventati un punto di riferimento per le realtà del quartiere, spesso anche per le istituzioni, ma soprattutto per le persone.
La determinazione per il futuro di "Fuori dal GRA" è quella di ispirare i giovanissimi a vivere da protagonisti e da protagoniste un quartiere che libera, che stimola e che non lascia indietro nessuno.