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4 marzo 2024

Ecosperanza: il primo di un ciclo di incontri per il cambiamento

Il report dell’evento sul tema dell’ambiente tenutosi presso il Centro culturale di Firenze il 2 marzo 2024

immagine di copertina

Sabato 2 marzo si è svolto al Centro culturale della Soka Gakkai di Firenze il primo dei quattro incontri previsti per il 2024 della serie Rivoluzioni Differenti – quattro proposte per realizzare il cambiamento. L’obiettivo è affrontare temi di attualità come ambiente, salute mentale, processi economici e informazione in una chiave positiva che punti alla trasformazione di sentimenti come paura, ansia, rabbia e preoccupazione. La formula è quella del talk-show che vede coinvolti rappresentanti e istituzioni impegnati socialmente in ambiti differenti.

Al primo appuntamento, Ecosperanza, hanno partecipato Alessia Bettini, vice Sindaca di Firenze; Lorenzo Ci, del progetto Transistor; Martina Pedrazzoli, attivista che collabora con Acra nell'ambito dei progetti di educazione ambientale e sistemi agroalimentari sostenibili; Simona Fernandez, presidente di Salam, associazione che si occupa di progetti di inclusione e di formazione per giovani italiani e migranti; Riccardo Cipriani, fondatore di Rifò, che ha inviato un video messaggio.
I giovani che hanno organizzato e condotto l’incontro hanno sviluppato gli argomenti partendo dalla campagna “Cambio io, cambia il mondo”toccando diverse tematiche. A tutti i partecipanti è stato chiesto di portare un oggetto che rappresentasse la loro idea di ecosostenibilità.

Giulia Pellizzato dell’ufficio “Cambio io, cambia il mondo”, apre la discussione citando Makiguchi e il principio di interdipendenza che ci permette di allacciare relazioni che uniscono noi agli altri e all’ambiente.
Valentina Ciatti, responsabile regionale degli studenti della Soka Gakkai, invita tutti a riflettere, dati alla mano, sui problemi concreti e imminenti da affrontare. Lorenzo Console, responsabile nazionale del Gruppo futuro, modera l’incontro guidando i partecipanti a condividere le loro testimonianze e ad offrire soluzioni. 
Alessia Bettini sostiene che la politica ha il compito di creare un ecosistema della cultura, una consapevolezza dei piccoli gesti quotidiani che lentamente, ma inesorabilmente, porteranno a una cooperazione tale da permetterci di vivere bene senza alcuna discriminazione sociale.
Simona Fernandez si presenta con un paio di stivali da contadino che fanno da vaso a un bellissimo mazzo di fiori di campo per riassumere la sua esperienza di coworking per gli immigrati, i quali grazie al progetto che porta avanti con Salam lavorano ora prendendosi cura di cinque milioni di api ai piedi del Gran Sasso e nel territorio limitrofo. 
Lorenzo Ci parla del progetto Transistor che è stato applicato a delle città campione, tra cui Gela, Siracusa, Roma e Firenze, e che consiste nello studio e nell’individuazione dei problemi primari di una città e delle proposte per risolverli utilizzando le risorse già esistenti. 
Martina Pedrazzoli, collaboratrice di ACRA, sostiene che l’educazione alla consapevolezza sia il primo passo per affrontare le sfide ambientali e i laboratori proposti ai giovani studenti sono l’occasione migliore per coinvolgerli in prima persona. 
Riccardo Cipriani, fondatore di Rifò, in video messaggio parla di economia circolare nel settore dei filati per ridurre lo spreco e l’inquinamento attraverso un lavoro vecchio cento anni, quello dei “cenciaioli”, un lavoro che se prima era una necessità ora è un senso di responsabilità verso tutte le persone con cui condividiamo il pianeta.

Verso la fine dell’incontro viene chiesto ai partecipanti di riassumere in un’unica parola il loro messaggio e il risultato ha portato a un’unica riflessione comune: fare rete, connettersi, agire come un unico grande organismo ci permette di fare luce nelle nostre comunità e dar vita a una costellazione fatta di tante piccole stelle. 
L’iniziativa ha riscosso un notevole successo con 146 partecipanti, ognuno dei quali è tornato a casa con una consapevolezza diversa e con la speranza che davvero si può vivere in un mondo migliore.  


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