Dopo la prima lettera sulla necessità di “calare” i testi di provenienza giapponese in un contesto italiano, altri lettori hanno accolto l’invito a discutere insieme su problematiche di interesse comune. Pubblichiamo due lettere che affrontano l’argomento suscitando nuovi interrogativi Dentro alle parole… Carissima redazione di Nuovo Rinascimento, vorrei anzitutto ringraziare Adriana Miniati per aver aperto il dibattito sul “problema” della traduzione dei testi. Premetto di essere anche io un nuovo membro e debbo dire di non essere d’accordo con Adriana quando afferma che “bisogna cominciare a svincolarsi dai modelli culturali e dalla struttura concettuale e linguistica giapponese, per osare una nostra interpretazione dei testi e dei commenti, resa nella nostra lingua e con le nostre categorie concettuali”. Non nascondo che anch’io ebbi non poche perplessità, quando iniziai a praticare un anno e mezzo fa. Non nascondo nemmeno di aver pensato, qualche volta, che qualche passo potesse risultare alla mia percezione…
Agorà
Dopo la prima lettera sulla necessità di “calare” i testi di provenienza giapponese in un contesto italiano, altri lettori hanno accolto l'invito a discutere insieme su problematiche di interesse comune. Pubblichiamo due lettere che affrontano l'argomento suscitando nuovi interrogativi
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