Dovevo scegliere se andare verso la vita o no. Una voce dentro mi suggeriva di farla finita, mi derideva, mi diceva che la mia pratica era una mera illusione Sono pugliese, ho sessantun’anni e nella mia vita ho affrontato tante circostanze avverse. Nell’84, dopo un matrimonio difficile durato quindici anni, la separazione da mio marito: se ne era andato con la mia migliore amica, lavandosi le mani del nostro unico figlio, allora quattordicenne, e di me. A Manfredonia, il mio paese d’origine, a soli trentacinque anni di età ero “la separata”, una che non doveva più chiedere niente alla vita, né aspettarsi niente. In quella situazione l’incoraggiamento di mia madre fu: «Figlia mia, la tua vita è finita, ora verrai tutti i giorni in chiesa con me». In quello stesso periodo subii voltafaccia e tradimenti perdendo, in un colpo solo, tutti i punti di riferimento affettivi. Questi eventi dolorosi fecero…
Davanti a un bivio
Marisa Farano, Bologna
Dovevo scegliere se andare verso la vita o no. Una voce dentro mi suggeriva di farla finita, mi derideva, mi diceva che la mia pratica era una mera illusione
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