Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

20 aprile 2024 Ore 13:18

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11 febbraio: nascita di Josei Toda 16 febbraio: nascita di Nichiren Daishonin

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L’11 febbraio ricorre l’anniversario della nascita del secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda (1900). Il 16 febbraio 1222 nasceva Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge.

In occasione di queste ricorrenze, domenica 12 febbraio siamo tutti invitati a recitare Daimoku dalle 11:00 alle 12:00 in contemporanea con i praticanti di tutta Europa.

Ognuno e ognuna di noi ha incontrato il Buddismo grazie all’opera dei nostri maestri. Rinnovare il nostro impegno affinché tante persone possano avere la fortuna di praticare ci permette di celebrare l’anniversario della nascita di Nichiren Daishonin e di Josei Toda.
Seguendo l’esempio di Ikeda Sensei, che continua a mostrarci come propagare la Legge mistica per la felicità delle persone rappresenti il modo più nobile per ripagare i debiti di gratitudine verso il proprio maestro, usiamo questo mese di febbraio per dialogare con i nostri amici e diffondiamo la speranza!

Parlando di Nichiren Daishonin e del suo grande voto di kosen-rufu, nella prefazione del Gosho il maestro Ikeda scrive:

«Leggere gli scritti di Nichiren Daishonin, che dedicò la sua intera vita alla felicità del genere umano e a proteggere la Legge mistica, non significa altro che arrivare direttamente al suo spirito nobile e retto. Possiamo infatti ritrovare la luce splendente del cuore del Daishonin in qualsiasi parte dei suoi scritti.
Ogni volta che tocco con mano il voto del Daishonin, come appare ad esempio nel passo: “Nichiren dichiara che le sofferenze a cui sono sottoposti tutti gli esseri viventi […] sono tutte sofferenze di Nichiren” (Gosho zenshu, pag. 587), avverto dentro di me la sua immensa compassione rivolta a salvare tutte le persone sofferenti. Non posso fare altro che provare un profondo sentimento di rispetto nei suoi confronti»

Il mio maestro,
uomo di grande cultura,
visse come bruciando
di compassione profonda.
Era severo,
era gentile.

[…] Il suo sorriso era brezza primaverile,
il cui calore scioglie
i cuori delle persone
gelati di miseria e disperazione.
Come il sole,
il suo abbraccio generoso a tutti si allargava.
Splendendo luminoso
di coraggio e speranza
alle persone infondeva
la forza di vivere ancora.

L’unità di maestro e discepolo,
è questo legame
la chiave di kosen-rufu,
relazione eterna e indistruttibile.

Il maestro e il discepolo
sono uniti vita a vita
da legami adamantini
che dal passato
si estendono al presente
fino al futuro.

[…] C’è un Toda dal sorriso radioso
nel mio cuore,
sempre.

Anche ora,
giorno dopo giorno,
porto avanti un dialogo interiore
con lui, gli chiedo:
«Cosa faresti al posto mio?».

Per quanto siano bui i tempi,
quando penso al mio maestro,
un sentiero illuminato da un raggio di luce
mi si dischiude innanzi.

Ah!
Un maestro è uno specchio.
Un maestro è speranza.
Un maestro è forza.
Quando vive nel nostro cuore
non vacilleremo mai,
quando vive nel nostro cuore
non saremo mai sconfitti.

Estratti dal poema
Canto dell’unità di maestro e discepolo
Daisaku Ikeda,
4 febbraio 2007
(NR, 377)

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