«Mi precipitai davanti al Gohonzon chiedendo cosa dovevo fare per riacquistare l’affetto di mio figlio. Mentre recitavo mi venne in mente di scrivergli una lettera dove riuscii a esprimere il mio dolore e il grande amore che avevo per lui» Sul Gosho è scritto: «I devoti del Sutra del Loto sono come l’inverno che non manca mai di trasformarsi in primavera; non ho mai sentito di un inverno che si sia trasformato in autunno o di un devoto del Sutra del Loto che sia rimasto un comune mortale». Questa frase può essere considerata la sintesi della mia esperienza. Sono nata all’insegna della sofferenza; non ho conosciuto mia madre, che morì quando avevo otto mesi, e mio padre si suicidò quando avevo tre anni. Per me si aprirono allora le porte dell’orfanotrofio, dove piangevo disperatamente per la mancanza di una famiglia. A cinque anni fui adottata da dei bravi genitori, ma…
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