Ho 36 anni ed ho conosciuto il Buddismo cinque anni fa in un periodo lavorativo difficile, ma fino a dicembre scorso non avevo mai sperimentato la profonda sofferenza legata alla malattia e alla morte.Al mattino presto mentre stavo svolgendo un turno al Centro culturale di Milano come byakuren ricevo una chiamata da mio papà. Si era appena svegliato e aveva trovato il nostro cane senza vita. Ho avuto la possibilità di fare subito Gongyo per Shiro, sostenuta dalle mie compagne di fede, e la sofferenza si è fatta più leggera.Tornata a Bari condivido questa esperienza con la mia famiglia. Loro solitamente praticano solo quando vado a trovarli ma con la morte di Shiro ci siamo sostenuti grazie al Buddismo recitando Daimoku con costanza, tutti insieme.Dopo tre giorni, all’improvviso, è morta anche mia nonna. Inutile dire come il dolore sia diventato ancora più profondo. Ci siamo trascinati nel 2023 sorretti solo…
Con il cuore colmo di gratitudine e speranza
Marianna Cané, Milano
Report riunioni donne e giovani donne
Grazie a una pratica costante e al legame col maestro, Marianna non si arrende di fronte a nessuna difficoltà, vincendo una sfida dopo l’altra e continuando a splendere come il sole della famiglia

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