In prima persona L’esperienza ebbe inizio alcuni anni fa. Federico frequentava una scuola straordinaria dove la formazione era centrata sul gioco e la responsabilizzazione del bambino. Era un bambino vivace al limite della provocazione che però non aveva mai avuto problemi e quindi cresceva sicuro di sé e un tantino scatenato. Un giorno la maestra si sentì offesa da un suo gesto e lo mise, per punirlo, in classe con i bimbi più piccoli. La mortificazione fu grande, ma cercai di spiegargli che non doveva mancare di rispetto verso gli adulti e doveva imparare a controllare la sua esuberanza… Recitai Daimoku per il problema e decisi che Federico sarebbe divenuto un bambino di grande valore. Ci furono le dovute scuse e il rappacificamento, ma il problema si ripresentò e così al terzo incidente decisi di trovargli un’altra scuola, insieme ad altre mamme che avevano fatto la stessa scelta. Nella nuova…
Come rispondere alla violenza
Il bullismo, la violenza fisica e psicologica esercitata nelle scuole da uno o più membri di un gruppo nei confronti di un loro compagno che diventa la vittima designata è un problema difficile e delicato da risolvere, che esprime disagio e produce ulteriore disagio. Una soluzione a lunga scadenza può nascere da una maggiore consapevolezza dei diritti umani, del rispetto di sé e degli altri. Poter parlarne, essere ascoltati e non rimanere soli si rivela determinante
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