Le risposte dei lettori all’annuncio pubblicato sul n. 305 – nuovo.rinascimento@sgi-italia.org Prima di iniziare a praticare il Buddismo la mia vita era un disastro, anzi, io mi sentivo un disastro. Introversa e insicura, avevo pochissimi amici. Lavoravo da quattro anni in uno studio legale dove avevo iniziato come praticante, per poi proseguire come avvocato dopo aver superato l’esame di abilitazione professionale. L’ambiente di lavoro era molto pesante: ogni mio comportamento veniva contestato e messo in discussione, tanto che ero arrivata al punto di non riuscire più a distinguere cosa fosse giusto da cosa non lo fosse, cosa fossi in grado di fare e cosa no. Odiavo la professione forense – che pur avevo scelto di svolgere – e mi sentivo inadeguata e incapace. Nonostante ciò, di andarmene da quello studio non ci pensavo nemmeno: quello era, nel bene ma soprattutto nel male, il mio piccolo mondo. Ritenevo che il mondo…
Cercavo solo un lavoro
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