Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

24 aprile 2024 Ore 07:52

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Celebriamo insieme il 16 marzo, giorno di kosen-rufu!

Andrea Ciccorelli e Jasmina Cipriani, responsabili nazionali giovani uomini e giovani donne, approfondiscono l’attività in occasione del 16 marzo, giorno in cui i giovani si alzano per realizzare un nuovo progresso di kosen-rufu. A seguire l’esperienza di Marta Modena e Simone Giara

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In questo Anno dei giovani e del trionfo, come giovani ci stiamo impegnando nel rivitalizzare gli zadankai sia condividendo le nostre esperienze di fede, sia accompagnando persone nuove. 
Lo zadankai, è alla base del movimento di kosen-rufu e per tale ragione è fondamentale la cura e la preparazione che mettiamo nell’organizzarlo, affinché tutte le persone che vi partecipano siano incoraggiate. 

Il 16 marzo, giorno di kosen-rufu, è un’occasione dal profondo significato per i giovani Soka di tutto il mondo.
Come celebrare al meglio questo 16 marzo se non accompagnando una persona nuova a zadankai?
Quanto può essere significativa questa piccola azione per la vita nostra e di quella persona!

Possiamo parlare di questo obiettivo di accogliere tante persone nuove allo zadankai di marzo con i nostri responsabili di gruppo e con tutti i membri.
Così, tutti insieme, potremo dar vita a delle riunioni indimenticabili sia per gli ospiti che per coloro che già frequentano i nostri gruppi, ad esempio incoraggiando le persone a prepararsi per raccontare la propria esperienza e dialogando sui princìpi buddisti e sulla nostra pratica.

Proprio in merito a tutto questo, di seguito potete leggere la bellissima esperienza di Marta e Simone, che ci raccontano che effetto ha avuto nella loro vita e nell’attività il desiderio basare tutto sugli zadankai.

Il nostro desiderio è realizzare delle riunioni meravigliose in ogni angolo di Italia, a cominciare dal prossimo zadankai di marzo.
Grazie infinite a tutti e a tutte!

«Le riunioni di discussione della Soka Gakkai formano davvero un vasto oceano di umanità, dove lo scambio sincero fa emergere dalla vita delle persone coraggio, speranza e gioia, e il desiderio di crescere e svilupparsi.
[…] Le riunioni di discussione della Soka Gakkai sono il luogo in cui gli esseri umani possono rivitalizzare la propria vita»
Daisaku Ikeda (cfr. NRU, 13, 166)

Un appuntamento da non perdere

di Marta Modena e Simone Giara, Firenze

Ciao! Siamo Marta e Simone, siamo sposati dal 2019, abbiamo vissuto e fatto attività a Milano per dodici anni. A settembre di quest’anno ci siamo trasferiti a Firenze per motivi lavorativi, trovando in tempi record la nostra nuova casa per kosen-rufu, un luogo da cui ripartire da zero. 

A ottobre abbiamo iniziato la nostra attività nel quartiere dove abitiamo, cominciando a frequentare un gruppo vicino casa. Al primo zadankai siamo stati accolti con gioia ma alla riunione eravamo in cinque, noi e altri tre responsabili. Il nostro desiderio era davvero di sostenere i responsabili di gruppo nel prenderci cura delle riunioni, colmi della gratitudine per la famiglia Soka che non ci ha mai fatti sentire soli, ovunque andassimo.

Allora abbiamo deciso subito di impegnarci per far emergere nuovi giovani e di offrire la nostra casa come sede degli incontri.
Non è stato facile prendere questa decisione viste le numerose attività che portiamo avanti ogni giorno, ma è stato cruciale per permettere al nostro cuore di accogliere persone nuove nella nostra vita e creare nuove amicizie.
Siamo stati incoraggiati costantemente dalle parole del maestro Ikeda che nel Diario giovanile afferma:

«Con la mia saggezza di comune mortale non posso realizzare nulla. Ma io ho fiducia nell’insegnamento secondo cui la nostra saggezza è insufficiente e va quindi sostituita dalla fede e recito Daimoku con convinzione assoluta, esercitandomi al massimo per ricostruire ogni cosa» (Diario Giovanile, Esperia, 20 novembre 1950, pag. 101)

Insieme ai responsabili ci siamo messi uno scopo di Daimoku giornaliero, l’obiettivo di aumentare il numero di partecipanti e realizzare lo scopo nazionale che un giovane riceva il Gohozon entro dicembre. 
Abbiamo deciso di rendere gli zadankai dei luoghi attrattivi dove i giovani possano sentirsi a proprio agio, ascoltati e contenti di portare altri amici.

Continuando a sperimentare le guide del nostro maestro, con l’aiuto dei responsabili della zona ci siamo impegnati per contattare singolarmente ogni persona, in particolare i giovani. Inoltre abbiamo utilizzato ogni attività per creare dei momenti di scambio informale in cui approfondire i nostri legami. Ogni riunione aumentava la gioia di rivederci ed è diventata sempre più un appuntamento da non perdere, che aspettiamo con entusiasmo!

Il risultato è stato che il primo zadankai di quest’anno abbiamo realizzato 18 presenze, di cui 8 giovani, quasi tutti studenti. Inoltre a gennaio un giovane ha ricevuto il Gohonzon. Poi a febbraio un altro giovane ha deciso di ricevere il Gohozon.

Ogni mese è scandito dal ritmo dello zadankai. Rivitalizzare il nucleo più piccolo della nostra organizzazione ci ha portato a rivoluzionare molte situazioni difficili a livello personale e a fare esperienze profondissime con le nostre famiglie.

Ora rilanciamo con la determinazione di realizzare un meraviglioso zadankai di marzo, per fare emergere tantissimi nuovi giovani e portare una grande vittoria a Sensei, sia nell’attività che nella nostra vita, concretizzando queste sue parole:

«I giovani dovrebbero sempre riflettere sui problemi reali delle persone comuni e su cosa sia necessario fare per far crescere la propria comunità. Dovrebbero ricercare soluzioni inedite e creative. Non potete cambiare nulla se rinunciate all’azione perché ritenete che qualcosa sia impossibile. Decidete di trovare un modo per realizzare ciò che avete in mente, poi riflettete e ragionate per trovare la strada, sfidando voi stessi e perseverando attraverso i fallimenti e gli errori. Continuando a sfidarvi con passione, trasformerete la vostra epoca. Questa è la missione dei giovani» (NRU, 30, 591)

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