Nella cornice della COP29 a Baku, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha portato il suo contributo a due side event (eventi collaterali).
Il 20 novembre, il Padiglione Italia ha ospitato l’evento “Global solidarity for climate action”, co-organizzato dalla campagna della Soka Gakkai “Cambio io, cambia il mondo” e da UNDP Rome Center for climate and energy (UNDP : Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, ndr). Con una buona partecipazione in presenza e una diretta Instagram che ha permesso di raggiungere un pubblico in più parti del mondo, l’incontro è stato caratterizzato dal racconto di azioni concrete e dialoghi ispirazionali.
Moderato da Stefania Farina, esperta di sostenibilità del Salone del Libro di Torino, l’evento ha messo in luce l'importanza delle azioni individuali e collettive nella lotta contro la crisi climatica. Un dialogo tra agenti del cambiamento impegnati a creare una rete globale di solidarietà per il clima, grazie a progetti concreti che ispirano migliaia di persone comuni ogni giorno.
I saluti iniziali del Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, hanno aperto l’evento. Il Ministro ha sottolineato come dare leadership ai giovani significhi amplificare le voci delle comunità locali e generare soluzioni creative e sostenibili.
A seguire, Roxani Roushas, Coordinatore del Programma di Youth4Climate, ha presentato un documentario sui vincitori delle borse di progetto. Tra questi, Kadiatu Sheriff (Liberia) ha sottolineato l’importanza di un approccio olistico alle sfide globali, mentre Camila Campillo Sangines (Messico) ha evidenziato il legame tra giustizia climatica e sistematica, ricordando come la consapevolezza giovanile abbia aumentato i contenziosi legali su questioni ambientali negli ultimi cinque anni.
Luigi Latini, produttore esecutivo di MeteoHeroes, ha poi portato un tocco creativo al dibattito, presentando la serie animata vincitrice di numerosi premi internazionali, che sensibilizza i bambini sulla crisi climatica attraverso storie avvincenti e personaggi empatici.
Hirotaka Koike, di Greenpeace Giappone, ha invece ampliato la prospettiva, ricordando il successo del Future Action Festival di Tokyo dello scorso marzo e collegando la crisi climatica ad altre sfide globali, come la minaccia nucleare.
L’evento si è concluso con l’intervento di Stella Bianchi, Direttrice esecutiva di “Cambio io, cambia il mondo”, che, dopo aver presentato la campagna e le attività che sta portando avanti, ha sintetizzato il messaggio dell’incontro con queste parole: «Le azioni individuali che partono dalla trasformazione interiore sono essenziali per realizzare il cambiamento di sistema necessario a fermare la crisi climatica. È fondamentale non restare bloccati nella preoccupazione e anzi trasformarla in determinazione ad agire in prima persona con speranza e ottimismo per far crescere la consapevolezza sulle cause e gli impatti della crisi climatica e accelerare la transizione verso un mondo oltre i combustibili fossili».
Già due giorni prima, il 18 novembre, presso il padiglione UNDP la Soka Gakkai aveva portato il suo contribuito all’interno dell’evento “Financing & Accelerating Youth-led Climate Breakthroughs” organizzato dal Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).
Un’opportunità perfetta per mettere in luce i progetti realizzati dai giovani vincitori delle borse di Youth4Climate, un’iniziativa lanciata nel 2023 da UNDP e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che mira a fornire ai giovani strumenti e mezzi per concretizzare i propri progetti nell’ambito delle azioni per il clima. Ben dieci di questi progetti sono stati finanziati tramite i fondi 8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che è stato rappresentato in questa occasione da Alice Ferrario, del dipartimento delle Relazioni Esterne.
Tra i protagonisti del panel Kadiatu Sheriff (Liberia), Alite Chiyangwa (Zimbabwe), Camila Campillo Sangines (Messico), Viktoriya Ball (Ucraina), Kashaf Akhtar (Pakistan) e Maryam Bello (Nigeria) hanno presentato i loro progetti, dimostrando come le loro idee innovative stiano trasformando le comunità locali.
Alice Ferrario è intervenuta congratulandosi con ognuno di loro, così determinati a realizzare progetti che contribuiscano alla felicità e al rispetto della dignità della vita di ogni persona. Ha inoltre affermato: «Ognuno di voi sta agendo in modo da essere il punto di partenza di una reazione a catena di trasformazioni positive che sta già coinvolgendo numerose persone nei vostri rispettivi paesi. Noi continueremo a fare la nostra parte collaborando con UNDP e il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica italiano, che attraverso Youth4Climate concentra i suoi sforzi nel supportare i progetti e le idee di giovani di ogni parte del mondo, contribuendo a dare loro gli strumenti e i mezzi per cambiare la società».
L’evento ha sottolineato l’importanza di questi programmi che offrono finanziamenti concreti ai giovani, protagonisti attivi e consapevoli dell'emergenza climatica, che spesso trovano difficoltà a reperire le risorse necessarie per trasformare le loro idee innovative in realtà.
I risultati finali di questa COP non rispondono pienamente a quanto è necessario fare per affrontare la crisi climatica. Questo è per noi un motivo per continuare a impegnarci e costruire speranza e ottimismo.
È nelle azioni concrete, nei progetti dei giovani leader e nella solidarietà globale che possiamo intravedere il potenziale per cambiare rotta. Perché ogni voce, ogni gesto e ogni scelta consapevole possono contribuire a creare quel futuro giusto e sostenibile che il pianeta e l’umanità meritano.