Il Buddismo individua quattro sofferenze fondamentali connaturate all’esistenza umana: dal momento in cui veniamo al mondo (nascita), siamo destinati a sperimentare il graduale venir meno della forza fisica dovuto all’invecchiamento, così come la malattia e la morte. Tuttavia, questi aspetti inevitabili dell’esistenza non sono di per sé la vera causa dell’infelicità: tutto dipende dalla forza vitale con cui li affrontiamo. Grazie alla pratica buddista possiamo far scaturire il potere illimitato e la saggezza che ci consentono di affrontare qualunque circostanza come un’occasione di crescita. In particolare, la malattia può diventare l’opportunità per fare un grande salto di qualità nella fede, per comprendere più profondamente la vita e risvegliarci alla nostra missione. Piuttosto che angosciarci o disperare di guarire, possiamo utilizzarla per consolidare uno stato vitale ancora più vasto, un io ancora più forte e compassionevole. Come afferma il Daishonin, «la malattia stimola lo spirito di ricerca della via» (RSND, 1,…
Affrontare la malattia
Tutti noi sperimentiamo qualche tipo di malattia nel corso della nostra vita. Ecco perché è importante acquisire la saggezza per rapportarci a essa in modo appropriato. «Nonostante possa sembrare contraddittorio, dal punto di vista buddista salute e malattia non sono separate. Per questa ragione, l'obiettivo principale è una vita sana in tutte le tre esistenze del passato, del presente e del futuro», afferma Daisaku Ikeda
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