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4 giugno 2024

Le riunioni giovani donne di giugno

Per celebrare la Giornata mondiale dell’Ikeda Kayo-kai il 4 giugno, in tutta Italia si terranno dal 17 al 23 giugno delle riunioni rivolte alle giovani donne per rafforzare ancora di più i legami di amicizia

immagine di copertina

L’Ikeda Kayo-kai è un gruppo delle giovani donne fondato dal maestro Ikeda il 16 marzo 2008.
Kayo-kai significa “Gruppo dei fiori e del sole”.
Risplendere della luce della felicità più autentica, ereditando il cuore del maestro, è lo spirito che unisce le giovani donne dell’Ikeda Kayo-kai.
Il 4 giugno 2009 il maestro Ikeda e la signora Kaneko visitarono il Centro culturale delle giovani donne a Tokyo. In quell’occasione egli affidò cinque guide eterne alle sue discepole e da quel giorno il 4 giugno viene celebrata come la Giornata mondiale dell’Ikeda Kayo-kai.
In tutta Italia si terranno dal 17 al 23 giugno delle riunioni rivolte alle giovani donne per rafforzare ancora di più i legami di amicizia. Quest’anno l’anniversario della Giornata mondiale dell’Ikeda Kayo-kai è particolarmente importante essendo il quindicesimo dalla sua fondazione e il primo anno in cui lo celebriamo senza il maestro Ikeda.

Le riunioni, dal 17 al 23 giugno, saranno a livello di hombu o territorio, in base alle esigenze delle realtà locali. Sono dedicate all’accoglienza di amiche e conoscenti: occasioni per parlare della pratica buddista e condividere esperienze di fede e di prove concrete.
Le attività di giugno si baseranno sullo studio quotidiano dei libri Il voto dell’Ikeda Kayo-kai – in modo particolare le cinque guide eterne – e Le fondamenta della felicità.

«Il nostro intento nel proporre questa attività – ha affermato Alice Ferrario, responsabile nazionale giovani donne – è che ognuna possa trarne gioia, leggerezza e divertimento, creando amicizia e legami profondi tra giovani donne e vincendo nelle nostre vite personali»


  1. Siate un sole gioioso di felicità.
  2. Studiate la suprema filosofia della vita.
  3. Vivete la vostra giovinezza senza mai farvi sconfiggere.
  4. Dialogate per promuovere l’amicizia e gli ideali umanistici.
  5. Aprite il cancello dell’eterna vittoria di maestro e discepolo.

«Nel corso della vita ci sono anche giorni di pioggia, giorni nuvolosi e giorni di tempesta. A prescindere da ciò che accade, è importante che voi continuiate a risplendere come soli di felicità. Potete illuminare la vita di tutte le persone intorno a voi, adesso e nel futuro, con la luce splendente della speranza, del coraggio e della vittoria. Spero che forgerete un tale stato vitale mentre siete ancora nel Gruppo giovani donne. Tutte voi siete giovani, e questo è di per sé meraviglioso» (pag. 64)

«Che cosa rende una persona realmente grande? Non la ricchezza, la fama o la bellezza fisica. Sono molti i casi in cui la gente gode di fama per un periodo, ma finisce poi per condurre una vita infelice. La vera grandezza è determinata dagli insegnamenti che adottiamo, dalla filosofia che studiamo e da come li mettiamo in pratica nella nostra vita quotidiana.
Tutti voi che sostenete la principale filosofia di vita del mondo, quella del Buddismo di Nichiren Daishonin, state conducendo la gioventù più nobile e soddisfacente, la vita più vittoriosa e piena di significato» (pag. 65)

«Il fatto di sostenere la Legge mistica comporta che non saremo mai sconfitti da nulla. Il Daishonin scrive inoltre: «Anche se il sole e la luna dovessero cadere al suolo e il Monte Sumeru si sgretolasse, non c’è alcun dubbio che questa donna [dalla fede sincera] conseguirà la Buddità» (Risposta a Matsuno, RSND, 2, 707); e «Qualunque difficoltà possa sorgere, considerala passeggera come un sogno e pensa solo al Sutra del Loto» (Lettera ai fratelli, RSND, 1, 446).
È sciocco lasciarsi trascinare dalle incertezze della vita provando gioia solo un minuto, e subito dopo disperazione. Decidete di dedicare la vostra vita a kosen-rufu, qualsiasi cosa accada, e trascorrete con fiducia la vostra gioventù impegnandovi nella realizzazione della vostra missione. Non dimenticate mai che bellissimi fiori di felicità sbocciano là dove ci sono solide radici di perseveranza e di impegno. […] Spero che tutte voi, mie giovani amiche, andiate avanti con gioia qualsiasi cosa accada, e recitiate Daimoku con tutto il cuore facendo emergere una potente forza vitale. Posso affermare che fino a quando la gioia della fede brilla sui volti sorridenti delle giovani donne, la Soka Gakkai sarà forte e continuerà a crescere» (pag. 71 -77)

«Una vita dedita alla costruzione di legami di amicizia attraverso un dialogo a tu per tu è veramente nobile. Ancora di più, condividere nobili ideali e princìpi attraverso il dialogo è il nostro orgoglio come cittadini globali. Il Daishonin scrive: «Dovreste sempre conversare insieme per liberarvi dalle sofferenze di nascita e morte e raggiungere la pura terra del Picco dell’Aquila dove potrete annuire l’uno all’altro e parlare con un’unica mente» (Fiori e frutti, RSND, 1, 808).
La Legge mistica ci permette di raggiungere, insieme ai nostri amati membri, una condizione vitale eternamente permeata da eternità, felicità, vero io e purezza. La scrittrice e attivista sociale americana Helen Keller (1880-1968), che era affetta da cecità e da sordità, disse: «Le idee sono molto più potenti del fuoco e della lama. Silenziosamente esse si propagano di terra in terra, e l’essere umano esce e ne fa un abbondante raccolto».
Ognuna di voi si impegna ogni giorno a dialogare con gli altri. Questi sforzi continui e ben radicati si accumuleranno per poi dar vita alla splendida fioritura di kosen-rufu mondiale» (pag. 83)

«Qual è la chiave per condurre una vita all’insegna della libertà e della gioia? Mary Catherine Bateson, celebre antropologa americana, ha suggerito che un fattore importante consiste nel rendersi conto «che la diversità, cioè la propria unicità, può essere una fonte di forza, piuttosto che una debolezza». Questa è un’osservazione molto acuta. Come membri della Soka Gakkai, noi tutti stiamo praticando il Buddismo del Daishonin, un insegnamento di speranza infinita. Questa è la nostra più grande forza. Toda diceva spesso: «La Soka Gakkai dovrebbe unire persone che sostengono lo spirito di maestro e discepolo e che, qualsiasi cosa accada, avanzano insieme in una lotta condivisa.
Autentici discepoli sono coloro che fanno proprio il cuore del maestro e condividono le gioie e le sofferenze dei membri. Al contrario, coloro che, spinti dal proprio interesse, sono gelosi di chi è veramente ammirevole e con arroganza guardano i membri dall’alto in basso, vedranno inevitabilmente una misera fine. Di questo ne avete tutte testimonianza. La teorica politica Hannah Arendt (1906-75) osservò che l’invidia è sempre collegata all’arroganza. Spero che ciascuna di voi, anziché invidiare gli altri, diventi un esempio luminoso che ispira ammirazione» (pag. 88)

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