Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione · Il Nuovo Rinascimento · Rivista della Soka Gakkai Italiana dal 1982 ·Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione ·Il Nuovo Rinascimento · Rivista della Soka Gakkai Italiana dal 1982 ·

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9 febbraio 2021

Progetti

Azione di contrasto al COVID-19

Data di avvio 14 Agosto 2020

Fino al 31.12.2020

Realizzato da Medici Senza Frontiere

Concluso - Ricerca

Formazione del personale medico-sanitario e interventi di telemedicina. Un progetto sperimentale di Medici Senza Frontiere per la prevenzione.

Obiettivi
Promuovere attività di formazione a favore del personale medico-sanitario per effettuare lo screening socio-sanitario e per la preparazione alle procedure di tutela e gestione. Effettuare interventi di telemedicina per attività di prevenzione e controllo delle persone contagiate, seguite a distanza attraverso braccialetti per il monitoraggio dei parametri vitali, senza che il medico di base rischi il contagio e senza dover necessariamente provvedere al ricovero. Un particolare sostegno è rivolto a soggetti vulnerabili tra cui anziani, migranti e altri gruppi fragili.

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#NOICONGLIINFERMIERI

Data di avvio 25 settembre 2020

Durata 12 mesi

Realizzato da FNOPI

In corso - Diritti umani

Raccolta fondi a supporto degli infermieri colpiti dall’emergenza Coronavirus, e delle loro famiglie. Un gesto di gratitudine, un’azione concreta.

Obiettivi
Garantire il necessario supporto alle famiglie degli infermieri deceduti che, oltre a dover soffrire la drammatica perdita di un proprio caro, si trovano ad affrontare problemi di natura economica e sociale.
Aiutare gli infermieri che si sono ammalati e che possono avere bisogno di cure mediche, riabilitative e psicologiche a pagamento non risarcite dal sistema pubblico.
Sostenere gli infermieri che, per prevenire la diffusione del Covid-19, si trovano a dover vivere lunghi periodi lontani da casa e dalla famiglia, affrontando numerose spese.

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REAMA

Data di avvio 1 ottobre 2020

Durata 12 mesi

Realizzato da Fondazione Pangea

In corso - Diritti umani - Educazione

Progetto rivolto a donne vittime di violenza e ai loro bambini. Viene attuato su tutto il territorio nazionale attraverso sportelli gratuiti online.

Obiettivi
Aumentare la capacità di risposta degli sportelli online per favorire la tutela dei diritti umani. Creare consapevolezza nell’opinione pubblica al fine di modificare l’aspetto culturale che sottende e giustifica la violenza.Lavorare affinché leggi, politiche e protocolli operativi recepiscano gli standard delle convenzioni internazionali per la prevenzione e il contrasto alla violenza e per favorire pari opportunità tra uomini e donne.
Favorire la nascita di percorsi per avvocati specializzati sulla violenza, e lo scambio su leggi, processi e modalità che non sia ostacolato da stereotipi, stigma e inerzia

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Salviamo i nostri anziani

Data di avvio 1 ottobre 2020

Durata 12 mesi

Realizzato da Comunità di Sant’Egidio

In corso - Diritti umani

Progetto rivolto ad anziani a rischio contagio, attivo in 11 regioni italiane. Con la Comunità di Sant’Egidio per spezzare la catena di fragilità e isolamento degli anziani.

Obiettivi
Potenziare gli strumenti di prevenzione e contrasto alle forme di isolamento e fragilità degli anziani, attraverso il rafforzamento delle centrali operative del programma “Viva gli Anziani!” nelle città coinvolte.
Il progetto prevede l’aumento della qualità e quantità degli interventi realizzati per gli anziani, rispondendo alle conseguenze dell’emergenza sanitaria in corso. Sono previsti anche interventi personalizzati quali spesa a domicilio, interventi specifici, come svolgere pratiche amministrative, ecc… interventi di soccorso, servizi di trasporto e accompagnamento per visite urgenti.

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Riscriviamo il futuro

Data di avvio 31 agosto 2020

Durata 12 mesi

Realizzato da Save The Children Italia

In corso - Diritti umani - Educazione

Nell’ambito del programma “Riscriviamo il futuro”, il progetto sostiene le doti educative, ossia percorsi individuali a favore di bambini, bambine, ragazzi e ragazze a rischio di esclusione sociale. Sono coinvolti 13 Punti Luce, spazi ad alta densità educativa, di 12 città che coprono 11 regioni italiane.

Obiettivi
Garantire il sostegno a 720 bambini e ragazzi in condizioni di vulnerabilità e a rischio di esclusione sociale che saranno beneficiari di doti educative, intercettando il bisogno specifico di bambini e ragazzi e rispondendo a ciascuno in maniera puntuale.
Accompagnare i bambini, le bambine e gli adolescenti nell’acquisizione di fiducia nelle proprie capacità, indispensabile per poter immaginare e costruire liberamente il proprio futuro, oltre la trappola intergenerazionale della povertà.

Testimonianza - La storia di Giulia

Grazie all’inserimento nel Punto Luce, Giulia può dedicarsi alla sua passione e ricominciare a suonare il pianoforte, superando così le difficoltà relazionali che la fanno soffrire

Giulia ha 12 anni e purtroppo vive in una condizione economica precaria, inoltre fa molta fatica a relazionarsi con gli altri e questo la porta a isolarsi e autosvalutarsi. Ha una passione che le permette di superare quelle difficoltà relazionali che tanto la fanno soffrire: suonare il pianoforte. Ci si impegna anima e corpo fin da quando era piccola.
La famiglia, nonostante la scarsa disponibilità economica, ha fatto grandi sacrifici per sostenerla sia nel percorso scolastico che nel suo talento per la musica.
Un giorno però i soldi non bastavano più, e Giulia ha dovuto interrompere i corsi.
In questa situazione ha iniziato a frequentare il Punto Luce nella sua città.
Qui viene seguita giorno per giorno nello studio e nella sua crescita: frequenta un laboratorio di teatro e altre attività di gruppo che le hanno consentito di migliorare la sua capacità di relazionarsi con gli altri e di esprimere liberamente le sue emozioni.
Grazie al Punto Luce, Giulia ha superato quel blocco relazionale che le ha sempre impedito di creare legami affettivi stabili.
Inoltre, gli operatori del Punto Luce, avendo capito le sue difficoltà ma anche le sue potenzialità, le hanno dato l’opportunità di iniziare un corso di pianoforte. Il percorso attivato per lei, ha permesso a Giulia di continuare a coltivare il suo amore per lo strumento apprendendo nuove tecniche e imparando a perfezionare sempre di più le sue abilità.
«I pomeriggi al centro sono l’unico momento, oltre a quelli in cui suono il pianoforte, in cui riesco a essere me stessa» ha commentato Giulia.

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Nessuno in strada – Circoli rifugio

Data di avvio 1 Settembre 2020

Durata 12 mesi

Realizzato da Arci Nazionale

In corso - Diritti umani - Educazione

Creare nuove opportunità per le persone senza fissa dimora. Costruire luoghi fisici di accoglienza. Una mano tesa, per una nuova cultura dell’inclusione.

Obiettivi
Costituire nei territori coinvolti almeno un circolo rifugio per l’accoglienza di 4-6 persone, per un totale di almeno 60 posti.
L’accoglienza potrà avvenire in due modalità: da parte di una famiglia socia del circolo o attraverso l’attivazione di appartamenti gestiti direttamente dal circolo.
Garantire l’empowerment e l’accompagnamento all’autonomia dei singoli beneficiari e delle famiglie coinvolte.
Potenziare il sistema di accoglienza per le persone senza fissa dimora promuovendo una cultura dell’accoglienza.

Testimonianza - La storia di D.

Il Circolo rifugio Brancaleone ha aperto le sue porte a D., un ragazzo proveniente dal Mali e richiedente asilo, offrendogli assistenza e integrazione

Il 24 dicembre il Numero Verde è entrato in contatto con un ragazzo maliano, D., richiedente asilo in attesa di formalizzare la domanda.
Ci ha raccontato di avere un appuntamento a febbraio per la formalizzazione e che non aveva un posto dove stare. Ci chiamava dalla stazione Tiburtina di Roma, dove dormiva, e l’unica lingua che conosceva era il mandinga. Nonostante fosse il 24 dicembre, il Circolo ha aperto le sue porte e il nostro mediatore è stato incaricato di acquistare i beni di prima necessità e i dispositivi di sicurezza e accompagnare il ragazzo al Circolo. A causa delle festività siamo riusciti a prenotare un tampone solo per il 27 dicembre, e fino a quel giorno il ragazzo è rimasto in isolamento nella casa del Circolo. Tramite mediazione telefonica lo abbiamo accompagnato a fare il tampone, il cui esito è stato negativo. Nel frattempo dal Numero Verde partiva formale richiesta di accoglienza sia alla Prefettura di Roma che al Servizio Centrale.Mentre la prima sosteneva di non poter procedere all’inserimento prima della formalizzazione della richiesta di asilo, il Servizio Centrale disponeva l’inserimento nel SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione) di Velletri. Abbiamo preso contatto con il responsabile del progetto, scoprendo che la ASL aveva appena dichiarato l’isolamento della struttura a causa del Covid-19. Pertanto D. è rimasto presso il Circolo Rifugio Brancaleone.
All’inizio era molto difficile comunicare con lui, poi un giorno ha scoperto la falegnameria: è stata la svolta! Ha iniziato a usare propriamente gli strumenti e a lavorare il legno: abbiamo capito che D. è un falegname! Così, in questo periodo, tra i ragazzi del Circolo e D. è stato il legno a veicolare la comunicazione e la costruzione della relazione fra loro. Proprio in questi giorni, è stato dato il via libera al suo inserimento nel progetto SAI, dove potrà proseguire il suo percorso con ritrovata fiducia.

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