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20 novembre 2025

20 novembre: Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

immagine di copertina

Il 20 novembre 1959 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione dei diritti del fanciullo e nel 1989 la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell'adolescenza, entrambi strumenti fondamentali per ricordarci ancora oggi quale dovrebbe essere la nostra priorità: garantire ai bambini e alle bambine di tutto il mondo la possibilità di condurre una vita felice, di ricevere un’istruzione, di vivere in un ambiente sano avendo accesso a cure mediche, affetto, cibo e protezione. 
Purtroppo, la realtà di oggi è molto diversa da quella prospettata da questi strumenti internazionali e dall’aspirazione che ognuno e ognuna di noi ha nel cuore. Sono tantissimi i bambini che perdono la casa, la propria famiglia o che sono costretti a vivere in condizioni terribili a causa dei conflitti o del cambiamento climatico. 

Come sempre, le giornate internazionali sono occasioni per rinnovare la determinazione personale e collettiva ad agire in prima linea affinché questi diritti possano essere riconosciuti e applicati nella loro totalità nei confronti di tutti i bambini e le bambine del mondo.
Il maestro Ikeda ha da sempre riconosciuto una centralità assoluta al rispetto dei più piccoli, il tesoro del futuro. Ha dedicato tutto se stesso, così come Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, per costruire un mondo e un sistema educativo nel quale ogni bambino e bambina potesse manifestare il proprio unico potenziale e condurre una vita all’altezza dei propri sogni. A noi adulti il compito di impegnarci nel costruire le strutture necessarie a far sì che i più giovani possano avere libero accesso e dare libero sfogo alla propria creatività ed espressione di sé. 
In riferimento al ruolo dei genitori e degli adulti in generale, il maestro Ikeda afferma:

«Tutto il nostro amore e tutta la nostra sincerità devono essere dedicati all’educazione, la missione suprema il cui ideale è costruire un mondo dove gli occhi di tutti i bambini possano continuare a brillare, pieni di speranza». (I tesori del futuro, Daisaku Ikeda, pag. 84)

«Dall’attuale punto di osservazione, il futuro non appare brillante. Anche se fossimo in grado di evitare la totale distruzione di una catastrofe nucleare, rimangono attive molte aree potenzialmente esplosive e varie fonti di conflitto. La prosperità della nostra civiltà è basata sul petrolio, ma ora, di fronte alla prospettiva dell’esaurimento delle risorse naturali, dobbiamo trovare fonti alternative di sviluppo. Le reazioni alle sostanze velenose sparse nei mari, nei fiumi e sulla terra dagli adulti di oggi influenzeranno le vite nel prossimo secolo, le persone potrebbero rimanere tremanti di fronte al silenzio dell’alba, accasciandosi nella fredda morsa del vento invernale. Non sono né ottimista né pessimista per quanto riguarda il futuro. Più che preoccupazione per ciò che succederà nel prossimo secolo provo un forte senso di responsabilità per quanto andrebbe fatto ora. Per scoprire ciò che dovremo fare, dobbiamo avere piena consapevolezza di quali siano i problemi. Alcune persone sono tanto ottimiste da credere che il momento dell’alba e la sua tonificante brezza arriveranno anche prima del XXI secolo. Anch’io aspetto e prego che quelle nuvole dalle sfumature cremisi a oriente arrivino presto, annunciando l’alba del nuovo giorno. Ma per quanto possiamo sperare e pregare per il futuro, in un mondo dove abbondano predizioni oscure e irresponsabili di una prossima apocalisse, la forza che porta il calore della primavera e la luce del sole all’umanità, sarà di quelli che ora sono bambini, non degli adulti. Sono loro, i bambini, che vivranno nel futuro. Sopravvivranno alle agitazioni di quest’epoca e condurranno la loro esistenza nel nuovo secolo. Gli educatori dovrebbero tenere bene a mente questo fatto e fissare un obiettivo per il futuro. Non ho bisogno di ripetere che tale obiettivo è l’alba del nuovo secolo. Nella violenza crescente del nostro tempo è sempre più necessario posare lo sguardo sul futuro ripensandolo da nuove prospettive. La società di oggi non sarà quella del futuro. I valori a cui si aggrappano gli adulti oggi non saranno gli stessi tra dieci anni. La conoscenza richiesta per adattarsi al cambiamento è di per sé condannata a cambiare. Il cosiddetto percorso elitario, che dalle scuole migliori, passando dalle università più prestigiose porta alle migliori posizioni negli affari e nel governo, fonte di esclusivismo, svanirà dalla faccia della terra. Non è troppo distante il futuro in cui la società contemporanea basata sul denaro sarà completamene distrutta. Spero che l’educazione dei giovani riformi questa società che si appoggia eccessivamente sui valori economici e sul curriculum scolastico». (Ibidem, pagg. 75-76)

Quest’anno in Italia la giornata mondiale avrà come focus il diritto al gioco, anche questo riconosciuto all’interno della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. Avere il tempo e lo spazio per giocare è un elemento essenziale per lo sviluppo dei bambini e delle bambine. Di fatto l’educazione e l’apprendimento non passano solo attraverso lo studio mnemonico e formale, ma anche attraverso l’espressione della propria creatività, divertendosi. Il maestro Ikeda scrive:

«Il termine giapponese “educazione” può essere scritto anche con gli ideogrammi “crescere insieme”. I bambini sono una meraviglia della natura e le loro vite risplendono radiose. La loro vivacità è fonte di energia per gli adulti. Dove risuonano le voci allegre dei bambini, là scaturiscono speranza, pace e gioia di vivere» (La mappa della felicità, 25 ottobre)

Tenendo sempre bene a mente questo aspetto, prendiamoci cura del futuro con tutto il nostro cuore. 


Pubblichiamo un poema del 2020 di Daisaku Ikeda dedicato ai bambini e alle bambine di tutto il mondo 

I bambini
sono il “tesoro del futuro”.
Sono un patrimonio inestimabile
del nostro pianeta Terra.
Proteggere le loro vite così preziose
equivale a proteggere
il futuro dell’umanità.
Per tutti voi,
giovani del Gruppo futuro,
lo studio è un diritto insostituibile,
un privilegio.
Più vi sforzate nello studio,
più espanderete i vostri orizzonti,
e il palcoscenico
su cui svolgerete il vostro ruolo
si amplierà.
Riuscirete a vedere chiaramente
il mondo come non l’avete mai visto prima.
Studiare è come avere
un paio d’ali per volare
che ci permettono di guardare
la grande Terra
dall’ampia prospettiva del cielo sconfinato.
Per questo desidero
che adesso vi impegniate al massimo
nello studio.
A volte, riuscirete a studiare
come avete determinato.
Tante altre volte potreste non riuscirvi.
A volte siete in buone condizioni
fisiche e mentali,
altre volte, invece, non vi sentite in forma.
Tuttavia, in qualsiasi circostanza,
l’importante è non scoraggiarsi
ma determinare:
“Ci riproverò, con tutto me stesso!”,
senza arrendersi mai.
Una persona con un tale atteggiamento
alla fine sicuramente cresce e migliora.
Più si dà nutrimento a un albero,
più questo cresce forte e rigoglioso.
Allo stesso modo,
la vita delle persone ha bisogno
di nutrimento spirituale.
Per questa ragione è essenziale leggere.
I libri letti durante l’adolescenza
o prima dei trent’anni
costituiscono un tesoro per tutta la vita.
Le vostre madri e i vostri padri
stanno aprendo la strada per creare
la storia delle nobili persone comuni.
E tutti voi successori
siete giovani campioni di giustizia e verità.
Insieme, con tutto il cuore,
continuiamo a sostenere
i nostri giovani successori del Gruppo futuro,
che si impegnano in prima linea
per realizzare kosen-rufu mondiale.
Il mondo attende
la crescita di tutti voi,
giovani successori del Gruppo futuro.
Vi prego di mettere
lo studio al primo posto
e di prendervi sempre cura dei vostri genitori.

(Seikyo Shimbun, 7 giugno 2020)

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