Dopo aver approfondito, nella puntata precedente, quanto la comunità buddista sia centrale nel diffondere la Legge mistica, in questo articolo si affronta il tema dell’unità fra i credenti Ne L’eredità della legge fondamentale della vita Nichiren Daishonin trasmette ai discepoli la necessità di essere uniti affinché il flusso della Legge possa continuare a scorrere e permettere la propagazione della Legge: «In generale, che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di “diversi corpi stessa mente”, senza alcuna distinzione fra loro, uniti come i pesci e l’acqua, questo si chiama eredità della Legge fondamentale della vita. […] Se è così anche il grande desiderio di un’ampia propagazione potrà realizzarsi. Ma se qualcuno dei discepoli di Nichiren distrugge l’unità di “diversi corpi stessa mente” sarà come chi distrugge il proprio castello dall’interno» (RSND, 1, 190). «Avere la stessa mente», afferma il Daishonin. Ma quale “mente”? Il riferimento è…
2 / «Uniti come i pesci e l’acqua»
Dopo aver approfondito, nella puntata precedente, quanto la comunità buddista sia centrale nel diffondere la Legge mistica, in questo articolo si affronta il tema dell'unità fra i credenti
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