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26 febbraio 2024

16 marzo – Insieme. Ora. Costruiamo la pace.

immagine di copertina

La Soka Gakkai italiana sta concentrando le sue energie sulla crescita dei giovani, con l’obiettivo di far emergere un flusso costante di persone che manifestano pienamente le proprie potenzialità.
Il 16 marzo in ogni regione si terranno degli incontri giovani dal motto “Insieme. Ora. Costruiamo la pace”. Ogni settimana usciranno degli estratti da
La nuova rivoluzione umana, capitolo “Pionieri” del volume 5, per prepararci insieme alle riunioni. Di seguito il quarto estratto

Shin’ichi e la delegazione della Soka Gakkai si trovano in Francia, a Parigi. Decidono di visitare alcuni dei luoghi più importanti della città, a partire dal Museo del Louvre. Mentre percorrono le sale del museo, Shin’ichi immagina come sarebbe stato bello visitare quel luogo con il suo maestro Toda.
Alla fine della visita la delegazione è estasiata e si sofferma a riflettere sul significato dell’arte, della cultura e della religione e come questi ambiti della vita siano in stretta relazione tra loro. Anche in quel contesto Shin’ichi non perde l’occasione di ispirare i giovani del gruppo in viaggio con lui, condividendo con loro il sogno di fondare, un giorno, un museo per unire le persone e contribuire allo scambio culturale tra i popoli…

«Il poeta britannico T.S. Eliot affermò: «La prima importante affermazione è che nessuna cultura è apparsa e si è sviluppata se non con la religione».
Nel cuore di tutte le grandi culture e arti vi è la filosofia e il senso del sacro. […] Come se stesse immaginando il futuro, Shin'ichi continuò: «La religione, l'arte e la cultura sono intimamente collegate. Nei tempi antichi anche il Buddismo diede vita ad una grande fioritura culturale. Poiché stiamo avanzando sulla strada per kosen-rufu – il movimento culturale dedicato alla crescita dell'interiorità delle persone – è certo che assisteremo a un nuovo fiorire di arti e cultura basate sul Buddismo di Nichiren Daishonin.
Per appoggiare la creazione dell'arte e promuovere scambi tra i popoli di diverse razze, vorrei fondare un giorno un museo. Non sarà meraviglioso?».
Le parole di Shin'ichi erano piene di speranza ed erano tutte rivolte al futuro. Questo era il motivo per cui i giovani avevano sempre voglia di parlare con lui. Shin'ichi sapeva che il fatto di parlare con nostalgia o di ricordare il passato era segno che si era perso lo spirito di progredire.
Questo atteggiamento non avrebbe ispirato i giovani e avrebbe contribuito all’invecchiamento spirituale» (NRU 5, 29)

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