Grazie alla pratica buddista e all’attività nel Gruppo giovani, Natasha ha potuto trasformare il rancore in compassione per i suoi genitori e gratitudine per la vita, fino a tirare fuori il coraggio di perseguire il suo grande sogno Ho iniziato a praticare il Buddismo a ventidue anni. All’epoca avevo un rapporto conflittuale con mio padre e non parlavo con mia madre da dieci anni. Mio padre entrava e usciva dal carcere e mia madre mi lasciò in affidamento a mia nonna paterna che viveva a Roma, allontanandomi definitivamente da sé all’età di sei anni. La distanza non ha aiutato il nostro rapporto e man mano non ci siamo più né viste né sentite. Ritenevo i miei genitori colpevoli di non aver anteposto il mio bene alla loro vendetta personale, facendomi passare la maggior parte dell’infanzia in tribunale e dietro a mio padre per tutte le carceri d’Italia. Quando ho iniziato…
La luna sopra la capitale
Natasha Megozzi, Merano
Grazie alla pratica buddista e all’attività nel Gruppo giovani, Natasha ha potuto trasformare il rancore in compassione per i suoi genitori e gratitudine per la vita, fino a tirare fuori il coraggio di perseguire il suo grande sogno
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