Dopo aver trasformato radicalmente la situazione della sua famiglia, grazie alla pratica buddista Francesco realizza un grande obiettivo nel lavoro. Ora guarda avanti, verso il 2030, ripartendo sempre dal Gosho e dal suo legame con il maestro Ho cominciato a praticare quattordici anni fa. Dopo circa un mese, grazie anche al sostegno costante dei miei responsabili di gruppo, feci shakubuku a mia madre, che da tempo soffriva di depressione a causa degli annosi problemi di alcoolismo e tossicodipendenza dei miei due fratelli e della tormentata fine del suo matrimonio con mio padre. Lei, molto cattolica, cominciò inaspettatamente a recitare Daimoku e decise di diventare membro della Soka Gakkai. Insieme abbiamo affrontato i problemi legati alle dipendenze dei miei fratelli recitando tanto Daimoku e dedicandoci senza risparmiarci alle attività per kosen-rufu. Così la nostra casa, impregnata di terrore e sofferenza, si trasformò in un luogo di serenità e speranza, sempre aperto…
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