Grazie alla pratica buddista, Diana riesce a riconoscere nelle difficoltà che incontra nel lavoro una preziosa esperienza di crescita, riuscendo a provare gratitudine e senso di libertà. Dopo aver vinto nel posto in cui si trovava, cambia ambiente lavorativo realizzando così la prova concreta per incoraggiare amici e familiari Ho incontrato la pratica buddista nel 2010 quando, terminata l’università, mi ritrovavo senza un progetto per il futuro e senza soldi. Mi dissero che recitando Nam-myoho-renge-kyo avrei realizzato qualsiasi cosa. Ero scettica, ma anche disperata, per cui decisi di cominciare. Recitando Daimoku realizzai presto l’obiettivo di andare a New York per studiare moda, supportata anche economicamente dalla mia famiglia. Una volta arrivata, però, smisi di praticare: non studiavo, non facevo shakubuku, non avevo basi solide nella fede. Fui costretta a tornare in Italia con un grande senso di fallimento addosso, ma decisa a dare ancora una chance al mio sogno. Mi…
La fede si manifesta nella vita quotidiana
Grazie alla pratica buddista, Diana riesce a riconoscere nelle difficoltà che incontra nel lavoro una preziosa esperienza di crescita, riuscendo a provare gratitudine e senso di libertà. Dopo aver vinto nel posto in cui si trovava, cambia ambiente lavorativo realizzando così la prova concreta per incoraggiare amici e familiari
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