Maria Celeste ha deciso da bambina di diventare una ginecologa per aiutare tutte le donne ad avere cura della propria salute. Durante la pandemia, recitando Daimoku trova il coraggio di realizzare un suo progetto per la cura dell’endometriosi che si rivelerà vincente Cosa significa per te essere una donna buddista che si prende cura delle donne come ginecologa? Prendermi cura della salute delle donne è stato da sempre il mio obiettivo: avevo otto anni quando mia nonna materna morì per un carcinoma vulvare. Ero soltanto una bambina ma mi colpì una frase che avevo sentito: se avesse fatto, per tempo, una visita ginecologica, la tragedia poteva essere evitata. Quel giorno ho scelto, anche se in maniera non ancora consapevole, di aiutare le donne. Doveva esserci un modo per garantire a tutte l’accesso alla diagnosi precoce. Così mi sono impegnata nello studio e sono riuscita a specializzarmi in ginecologia. A quarantacinque…
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