770  | 
2 agosto 2022

Notizie dai progetti 8x1000

LEGGI IL PDF DELLE PAGINE SUI PROGETTI 8x1000 in NR 770

Corridoi Umanitari dall’Afghanistan


Sono arrivati in Italia questa settimana gli oltre 300 rifugiati afghani accolti nel nostro paese nel quadro del protocollo d’intesa “Corridoi umanitari/Evacuazioni per l’Afghanistan” firmato il 4 novembre 2021 tra Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno, CEI, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Tavola Valdese, Arci, INMP, OIM e UNHCR.
Di questi oltre 300 rifugiati e rifugiate, 50 sono stati accolti in Italia grazie al progetto “Corridoi umanitari dall’Afghanistan” promosso da Arci Nazionale e sostenuto dai fondi 8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. L’accoglienza di ogni persona durerà circa un anno, con l’obiettivo di accompagnarla in un percorso di inclusione sociale e lavorativa nel nostro paese.
Un primo gruppo di cittadine e cittadini afghani è arrivato il 25 luglio all’aeroporto di Fiumicino a Roma, accolto da rappresentanti dell’Arci, dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, e dalla viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Marina Sereni.
Un secondo gruppo è arrivato il 27 luglio, e in quell’occasione si è tenuta all’aeroporto di Fiumicino una conferenza stampa delle organizzazioni firmatarie del protocollo.
In particolare, Filippo Miraglia, responsabile nazionale Immigrazione Arci, ha dichiarato: «L’Arci è molto soddisfatta di partecipare per la prima volta ai corridoi umanitari: se queste persone oggi arrivate in aereo, accolte da noi e dall’Italia con generosità, si fossero messe in viaggio da sole per cercare protezione, e fossero arrivate alle frontiere dell’UE, rivolgendosi ai trafficanti come sono obbligate a fare il 99% delle persone in fuga, verrebbero chiamate con disprezzo “clandestini” e rischierebbero di finire nei lager libici sostenuti dall’Europa e dal nostro Governo, o respinti alle nostre frontiere terrestri, come avviene ogni giorno, violando ogni legge e convenzione internazionale. Per questo vogliamo sostenere e investire, anche per dimostrare che esistono alternative, su ogni forma di accesso legale e sicuro come i corridoi umanitari. Ringraziamo la rete nazionale dei Circoli Rifugio dell’Arci, che offriranno accoglienza materiale e sostegno alle beneficiarie e ai beneficiari di questo corridoio umanitario, e l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che ha deciso di dare priorità con i fondi dell’8×1000 a interventi di accoglienza e inclusione per le persone in fuga dal regime afghano».
I corridoi umanitari dall’Afghanistan sono totalmente a carico delle associazioni proponenti: sono stati quindi resi possibili grazie alla generosità e all’impegno gratuito e volontario di tanti cittadini italiani, congregazioni religiose, ONG e diversi soggetti della società civile.
La parte sostenuta dalla Soka Gakkai italiana vede l’accoglienza di persone appartenenti a tre gruppi target: donne sole o sole con bambini, attiviste, militanti, difensori dei diritti umani, persone appartenenti alla comunità LGBTQ+, giornalisti e giornaliste.
La rete dei circoli rifugio dell’Arci — presente su tutto il territorio nazionale e già sostenuta attraverso i fondi 8x1000 da un progetto precedente — metterà a disposizione di queste persone un sistema di accoglienza sia in appartamenti dedicati che all’interno di famiglie conviventi. Dalla stessa rete verrà fornita la professionalità di operatori e mediatori esperti, nonché di servizi specifici già gestiti da Arci Nazionale.

• • •

Per l’integrazione dei rifugiati attraverso la promozione dell’amicizia


promozione

Promuovere l’integrazione in Italia delle persone rifugiate attraverso l’attivazione di relazioni di tutoraggio fra volontari e rifugiati: è lo scopo del progetto Community Matching avviato dall’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) insieme a Refugees Welcome e Centro Immigrazione Asilo Cooperazione Internazionale (CIAC), grazie al sostegno dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai attraverso i fondi 8×1000.
Attivo nelle città di Bari, Milano, Palermo, Torino, Roma e Napoli, il progetto sta dando una risposta efficace anche alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina, permettendo di strutturare la straordinaria espressione di solidarietà di tanti singoli cittadini e favorendo processi di inclusione nelle comunità.
Nelle scorse settimane alcune rappresentanti dell’Istituto hanno incontrato entrambi i partner di UNHCR, un’occasione unica per conoscere da vicino la realtà delle associazioni e creare una più stretta connessione e collaborazione.
Si sono recati a Parma, dove hanno incontrato e ascoltato l’équipe degli operatori del CIAC e subito dopo hanno potuto visitare la casa di Wonderful World per conoscere alcuni tutor già attivi e i rifugiati beneficiari del progetto.
A Roma invece Refugees Welcome ha presentato loro la metodologia del Community Matching e subito dopo, nel corso di un incontro più informale, si è presentata l’occasione di ascoltare direttamente le voci dei protagonisti del progetto, tutor e rifugiati. Storie emozionanti di amicizia tra il volontario e il rifugiato.
È emerso chiaramente dai loro racconti come non esista una relazione in cui l’uno aiuta l’altro, poiché l’incontro tra i due è diventato il punto di partenza per trasformare profondamente le loro vite.
Quelli a Parma e a Roma sono stati incontri molto importanti e costruttivi in cui sono state gettate le basi per i prossimi passi di questo progetto, innovativo nella sua forma e che ha il grande scopo di trasformare la percezione culturale che si ha dei sempre più frequenti flussi migratori.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata