Turchia, crocevia di popoli al confine fra l’Asia e l’Europa. Le riflessioni di pace di Daisaku Ikeda in occasione della sua seconda visita a trent’anni di distanza dalla prima A Istanbul, con lo sguardo fisso nel blu dello stretto del Bosforo, mi trovai a pensare: «Una città è come un organismo vivente». L’energia irrefrenabile che caratterizza Istanbul mi aveva fatto venire in mente quell’idea, mentre fronteggiavo questa venerabile e antica città, fondata dai Greci ben duemilasettecento anni fa e tuttora piena di vita. Era il 1992 e quella era la mia prima visita in Turchia dopo circa trenta anni. L’atmosfera esotica e il mistero della città rimanevano intatti, ma si vedevano alti edifici moderni nelle zone più nuove, mentre il traffico si snodava frenetico lungo l’imponente Ponte del Bosforo che attraversa lo stretto. È una città singolare, per metà situata in Asia e per l’altra metà in Europa, con il…
Un arabesco di umanità
Turchia, crocevia di popoli al confine fra l’Asia e l’Europa. Le riflessioni di pace di Daisaku Ikeda in occasione della sua seconda visita a trent’anni di distanza dalla prima
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