Non è possibile immaginare una crescita infinita in un pianeta con limiti e confini da rispettare. Uniti da questa consapevolezza, negli anni Ottanta Aurelio Peccei, figura di spicco dell’industria italiana, e Daisaku Ikeda hanno individuato possibili soluzioni ai gravi problemi di uno sviluppo scriteriato. Le loro visioni precorrono i tempi spaziando dalla politica alla fame nel mondo, dalla deforestazione alla religione: l’obiettivo finale è quello di invitare il lettore «ad agire perché, in questo nostro mondo, quel campanello d’allarme smetta di suonare» Aurelio Peccei, Daisaku Ikeda, Campanello d’allarme per il XXI secolo Nel 1972 il Club di Roma commissionò il Rapporto sui limiti dello sviluppo, documento che all’epoca predisse le conseguenze della continua crescita della popolazione sull’ecosistema terrestre e sulla sopravvivenza dell’uomo. Il Club, che costituiva un’associazione no profit di scienziati, economisti, manager e attivisti civili, era presieduto da Aurelio Peccei, figura di spicco del panorama industriale italiano e internazionale.…
Rispetto per il nostro pianeta
Non è possibile immaginare una crescita infinita in un pianeta con limiti e confini da rispettare. Uniti da questa consapevolezza, negli anni Ottanta Aurelio Peccei, figura di spicco dell’industria italiana, e Daisaku Ikeda hanno individuato possibili soluzioni ai gravi problemi di uno sviluppo scriteriato. Le loro visioni precorrono i tempi spaziando dalla politica alla fame nel mondo, dalla deforestazione alla religione: l’obiettivo finale è quello di invitare il lettore «ad agire perché, in questo nostro mondo, quel campanello d’allarme smetta di suonare»
©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata