«Quando tutto culminò nell’agognata iniezione il mio malessere invece di svanire aumentò, mi veniva da vomitare: era terribile. La sera, recitando Daimoku, chiesi scusa alla mia vita» Ho cominciato a fumare droghe leggere quando avevo quattordici anni. I miei genitori non volevano che uscissi la sera e chiudevano la porta a chiave; così mi toccava uscire dalla finestra sapendo che quando tornavo le avrei prese. Ma l’anno dopo mio padre morì e così la mia libertà non ebbe più freni. Mia madre era molto buona e dolce e dialogava con me nella speranza di riuscire a farmi capire quale fosse la strada giusta. Qualche anno dopo iniziai ad assumere LSD con assiduità e a diciotto anni facevo uso di droghe pesanti di tutti i tipi: quella che preferivo era l’eroina. Per i giovani erano gli anni dei grandi viaggi e del vivere in comune. Dopo aver trascorso periodi più o…
Non sono più “sempre il solito”
Vittorio Carta, Firenze
«Quando tutto culminò nell’agognata iniezione il mio malessere invece di svanire aumentò, mi veniva da vomitare: era terribile. La sera, recitando Daimoku, chiesi scusa alla mia vita»
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