Daisaku Ikeda ha visitato la Russia sei volte. Della prima volta racconta: «Prima della mia partenza per l’Unione Sovietica, la gente mi criticò, ma replicai: “Ci vado perché là ci sono degli esseri umani”» Ho visitato Mosca per la prima volta quarant’anni fa, nel settembre del 1974, quando la Russia era ancora l’Unione Sovietica. Dopo la Seconda guerra mondiale, il mondo era diviso tra i paesi del blocco occidentale, guidato dagli Stati Uniti e caratterizzato da un sistema economico capitalista, e i paesi del blocco orientale, guidato dall’Unione Sovietica con un’economia socialista o comunista. Queste due parti erano fortemente contrapposte, e questa conflittualità è passata alla storia con il nome di Guerra fredda. Un altro termine in uso a quei tempi era Cortina di ferro, a simboleggiare la barriera tra i due blocchi. Per il Giappone, che era membro del blocco occidentale, l’Unione Sovietica rappresentava un nemico. Non arrivavano informazioni…
Mosca, la città che non perde mai la speranza
Daisaku Ikeda ha visitato la Russia sei volte. Della prima volta racconta: «Prima della mia partenza per l’Unione Sovietica, la gente mi criticò, ma replicai: “Ci vado perché là ci sono degli esseri umani”»
©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata