Ero consapevole che non esiste felicità se non assieme agli altri e che l’obiettivo è importante, ma ancora di più è il percorso quotidiano per realizzarlo Quando ho iniziato a recitare Nam-myoho-renge-kyo, nel 2009, la mia vita era abbastanza stabile: un buon lavoro, tanti amici, viaggi… l’unico fronte claudicante che mi faceva soffrire era quello sentimentale. Incoraggiata dai compagni di fede praticavo con la “generica” convinzione che facesse bene alla mia vita, ma non vedevo cambiamenti concreti. Continuavo a fare Daimoku e a studiare il Buddismo in modo altalenante portando avanti la responsabilità di gruppo con fatica e senso del dovere, tra mille dubbi e perplessità. Capivo razionalmente, ma cosa dovevo fare per trasformare la mia vita? Qual era la mia missione? Nell’agosto 2013 iniziai una nuova storia, tutto finalmente pareva andare per il verso giusto; ma sei mesi dopo la mia vita subì un violento scossone. Dalla persona forte…
La mia vita ha radici più salde e profonde
Emanuela Persichetti, Pordenone
Ero consapevole che non esiste felicità se non assieme agli altri e che l’obiettivo è importante, ma ancora di più è il percorso quotidiano per realizzarlo
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