La prova concreta che ciascuno offre nel proprio ambiente è fondamentale per una comprensione corretta degli insegnamenti buddisti. Shin’chi ne era consapevole e non perdeva occasione per lodare, sostenere e incoraggiare i membri sia durante le riunioni ufficiali che negli incontri occasionali Si conclude il secondo capitolo del volume 27, “Giustizia” Nella narrazione, l’autore, Daisaku Ikeda, rappresenta se stesso con lo pseudonimo Shin’ichi Yamamoto [38] Il pomeriggio del 16 aprile, Shin’ichi Yamamoto partì da Saitama per tornare a Tokyo. Appena si mise al lavoro nella redazione del Seikyo, ricevette la notizia che alcuni membri della Divisione donne del Kansai e della regione di Hokuriku appartenenti al gruppo Ishizue [il cui significato è “fondamenta”, n.d.r.] che si occupava della custodia dei Centri culturali, erano presso la sede centrale per un corso. Pensò: «Davvero? Mi piacerebbe incontrarle con calma per ringraziarle del loro impegno. Sono tutte persone che, senza essere viste, si…
“Giustizia”, puntate 38-66
La prova concreta che ciascuno offre nel proprio ambiente è fondamentale per una comprensione corretta degli insegnamenti buddisti. Shin’chi ne era consapevole e non perdeva occasione per lodare, sostenere e incoraggiare i membri sia durante le riunioni ufficiali che negli incontri occasionali
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