Con la crescita di mia figlia cominciai a vedere quanto i suoi comportamenti nei miei confronti erano molto simili a quelli che avevo avuto io con mio papà Ho incontrato il Buddismo nel 1996 e ho iniziato subito a praticare con l’obiettivo di risolvere il rapporto conflittuale con mio padre. Sapevo che tutto dipendeva da me, ma ciò nonostante non riuscivo a reagire in modo differente alle sue continue e violente provocazioni. Il primo beneficio fu l’innalzamento del mio stato vitale, che mi permise di essere più serena, meno oppressa dai problemi e soprattutto dal carattere di questo padre tanto amato quanto odiato. Una frase del Gosho di Capodanno dice: «L’inferno è nel cuore di chi interiormente disprezza suo padre e trascura sua madre» (RSND, 1, 1008). Capii che dovevo assolutamente approfondire. Finalmente una sera, grazie alla recitazione del Daimoku, stavo bene e riuscii a contrastare le sue provocazioni; in…
Genitori e figli: un legame eterno
Lara Gay, La Salle (AO)
Con la crescita di mia figlia cominciai a vedere quanto i suoi comportamenti nei miei confronti erano molto simili a quelli che avevo avuto io con mio papà
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