Gli obiettivi del 2016 ricalcano quelli dello scorso anno ma, come ha spiegato Tamotsu Nakajima, ciò che fa la differenza è l’atteggiamento con cui si affrontano Come vogliamo utilizzare la nostra vita? Tutto dipende dalla nostra decisione. Non conta da quanti anni si pratica, o il livello di responsabilità. Ciò che conta veramente è se stiamo facendo shakubuku. Al centro c’è sempre l’unicità con il maestro e la decisione di creare unità con i compagni di fede. Dobbiamo fidarci uno dell’altro: qualsiasi persona è da lodare, non bisogna mai disprezzare nessuno, ogni differenza va apprezzata e utilizzata. Ognuno di noi è un Budda, la difficoltà sta nel convincersi di questo. Il Daishonin dice che non esiste alcuna differenza tra Shakyamuni, il Sutra del Loto e noi persone comuni (cfr. RSND, 1, 189). Noi riusciamo però a credere solo in ciò che vediamo: se c’è un bellissimo fiore, ad esempio, lodiamo…
Aumentare il numero delle persone felici
Gli obiettivi del 2016 ricalcano quelli dello scorso anno ma, come ha spiegato Tamotsu Nakajima, ciò che fa la differenza è l’atteggiamento con cui si affrontano
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