Durante il suo esilio sull’isola di Sado, in un periodo in cui sia lui che i suoi discepoli stavano affrontando grandi persecuzioni, Nichiren Daishonin scrive il trattato L’apertura degli occhi. In questo scritto, affidato nel febbraio del 1272 a Shijo Kingo, il Daishonin afferma: «Sia che venga tentato dal bene o venga minacciato dal male, chi lascia il Sutra del Loto si condanna all’inferno. Qui io faccio un grande voto. Anche se mi offrissero il governo del Giappone a patto che aneli a rinascere nella Pura terra abbandonando il Sutra del Loto e aderendo alle dottrine di un sutra come quello della meditazione o simili, anche se minacciassero di decapitare mio padre e mia madre se non recito il Nembutsu, qualunque difficoltà possa incontrare, a meno che uomini sapienti non provino che i miei insegnamenti sono falsi, io non accetterò mai! Tutti gli altri problemi per me non sono altro…
Restare fedeli al proprio voto
Durante il suo esilio sull’isola di Sado, in un periodo in cui sia lui che i suoi discepoli stavano affrontando grandi persecuzioni, Nichiren Daishonin scrive il trattato L’apertura degli occhi
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