1 maggio 1955 Siamo uniti al Gohonzon grazie ai quattro poteri della fede, della pratica, della Legge e del Budda. I primi due sono propri dell’essere umano, mentre gli altri due appartengono al Gohonzon. Per noi è vitale comprendere come questi quattro poteri interagiscono fra di loro e quale risultato determinano. Nel Gosho si legge: «In effetti, possiamo dire che quando si giunge a vedere che la propria mente è una sola cosa con il corpo del Budda, allora si consegue rapidamente lo stato di Buddità. […] Questo è ciò che si chiama “osservazione della mente”. Quando ci si risveglia davvero al fatto che la propria mente e quella del Budda in realtà sono un’unica mente, allora nessun karma negativo potrà ostacolarci quando la nostra vita giungerà al termine e non ci saranno più pensieri illusori a trattenerci nel regno di nascita e morte» (WND, 2, 852). Comprendere ciò significa…
I quattro poteri
In questo scritto del 1955 Josei Toda spiega i quattro poteri che ci uniscono al Gohonzon: quelli della Legge e del Budda, propri dell’oggetto di culto, e quelli della fede e della pratica che è compito del credente attivare. Quanto più sono forti i poteri della fede e della pratica, tanto più si manifesteranno i poteri della Legge e del Budda
©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata